Whirlpool, su piede di guerra. Uil: Governo mantenga impegni. A Napoli, produzione d’eccellenza
“Il governo deve mantenere con coerenza gli impegni che ha preso con i lavoratori: questi operai sono andati qualche mese fa ad applaudire davanti alla sede del ministero dello Sviluppo Economico perché’ fu detto loro che sarebbero stati difesi anche con leggi nuove, e ora vengono a dirci che non hanno gli strumenti? I lavoratori sono arrabbiati soprattutto con il governo, e poi con l’azienda”. Lo spiega Antonello Accurso, segretario Uilm Campania, al termine dell’assemblea dei lavoratori che, nella sede Whirlpool di via Argine, hanno discusse delle prossime mobilitazioni per la vertenza che riguarda il sito di Napoli.
A Napoli produzione d’eccellenza
“L’Italia non puo’ permettersi di perderlo: non stiamo smontando lavatrici di serie B ma elettrodomestici di altissima gamma”. Nella fabbrica di via Argine si producono, infatti, dei prodotti che hanno ricevuto ben quattro certificazioni di eccellenza e premi, l’ultimo nel 2018 perche’ le lavatrici di Napoli non avevano difetti di fabbricazione.
“Whirlpool deve confermare gli investimenti in Italia – insiste Barba Tibaldi della Fiom-Cgil – e puntare sull’alta qualità’, altrimenti come si fa concorrenza con Cina o Polonia?
Whirlpool sta scegliendo di perdere 20 milioni di euro all’anno perche’ chiudere Napoli e’ una tattica per aprire una fessura e lasciare il Paese. Questi lavoratori hanno ricevuto premi su premi per la produttività’, dovrebbe investire qui e invece si appresta a chiedere ammortizzatori sociali da marzo anche per gli altri stabilimenti d’Italia”.