Wedding e ristorazione è crisi profonda: “Servono aiuti concreti dal governo”

Ci sono ristoratori in ginocchio ma in generale l’intero mondo del wedding che sta risentendo pesantemente della crisi economica generata dal coronavirus.

Matrimoni e banchetti spostati a data da destinarsi, nella migliore dell ipotesi al prossimo anno. E’ questa la crisi profonda che sta vivendo in questo momento il wedding in Italia, un’ampia fetta di mercato che in Italia equivale al 15% del Pil. Dentro al mondo del wedding ci sono innumerevoli figure professionali dai ristoratori, ai camerieri, fotografi, wedding planner, negozi di bomboniere e fabbriche del tessile. Un indotto che muove miliardi di euro ogni anno che in questo momento si è completamente paralizzato.

Ad esporre il problema è un ristoratore titolare de La Colomba d’Oro a Castel Volturno: “Il governo deve capire che per noi che facciamo ristorazione collettiva non è possibile saltare un’annualità“. Questo significherebbe per i ristoranti avere avere praticamente introiti zero per un anno.

Crisi wedding e ristoratori: “Servono aiuti a fondo perduto”

In questa profonda crisi di zero introiti non ci entrerebbero solo i titolari di ville e ristoranti, ma ovviamente tutti coloro che ruotano al mondo delle cerimonie. I matrimoni sono la punta dell’iceberg per quanto riguarda gli affari, ma anche comunioni, cresime e fiere alimentano questo mercato. Tutti eventi che in questo momento sono sospesi e che difficilmente potranno riaprire a breve.

Il governo deve mettere a disposizione per queste aziende del settore soldi a fondo perduto per dare modo a tutti di ricominciare, far girare l’economia e pagare i fornitori” dice Luigi Martino de La Colomba d’Oro Eventi. A chiederlo, però, non è solo lui ma migliaia di figure professionali che in questo momento si sentono escluse e bistrattate. “Inoltre il governo dovrebbe dotarsi di consulenti che vivono questo mondo, altrimenti sarà impossibile capire a pieno il problema” fa sapere Luigi Martino.

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