Qual è il confine tra vita reale e vita virtuale? E come fare per orientarsi? Il Covid 19 e l’incertezza creata dalle conseguenze del contagio non sono solo economiche. Il tempo va ripensato e i primi a doverlo fare sono i giovani ed i bambini.
Il Covid-19 ha comportato grandi perdite a livello economico e sociale, mentre dal punto di vista tecnologico ha dato origine ad un balzo in avanti considerevole, al punto che durante il primo lockdowm, la tecnologia è stata spesso la protagonista assoluta della vita di tutti. Tramite lo smart working, la scuola e molti lavori di ufficio hanno potuto continuare, in modo insolito, a portare avanti i propri piani scolastici e lavorativi. Per un periodo di tempo, dunque, il mondo virtuale ha sostituito il mondo reale, portando ogni azione ad una conseguenza che ancora oggi, nonostante la ripresa della maggior parte delle attività continua a protrarsi.
Cosa è la noia?
Tale conseguenza, diffusasi specialmente tra bambini e ragazzi, consiste nell’eccessivo attaccamento ai social. La visione delle piattaforme di intrattenimento online, per esempio, viene spesso utilizzata per contrastare la noia che i bambini e i ragazzi provano nel trascorrere la maggior parte del tempo a casa, noia che, secondo alcuni studiosi, non è poi così negativa. Essa per alcuni aspetti è necessaria, in quanto costituisce un momento di crescita, che favorisce lo sviluppo dell’immaginazione. Annoiarsi è dedicare del tempo a se stessi e stimola a trovare soluzioni creative per inventarsi qualcosa da fare, da soli o insieme a genitori e fratelli. Rifugiarsi nei social non è, dunque, la soluzione migliore, o per lo meno non lo è intrattenersi con essi per un periodo di tempo smisurato. Secondo alcuni studi l’uso dei social network può portare a trascurare gli affetti di tutti i giorni, e perfino a sensazioni di isolamento e solitudine negli adolescenti. Gli esseri umani hanno bisogno di stare all’aria aperta, di respirare a pieni polmoni l’aria fresca e pulita della mattina. Anche le indagini scientifiche ci dicono quanto sia utile fare una passeggiata in natura una volta ogni tanto per alleviare lo stress, migliorare il benessere generale e l’umore di una persona. Il silenzio interrotto solo da alcuni suoni della natura ha, infatti, un effetto calmante sulla mente e favorisce notevolmente la concentrazione. Nessuno qui vuol rimproverarvi dicendo di buttare via il cellulare, la tecnologia è di fondamentale importanza nella vita di tutti i giorni, ma la vita virtuale non deve sostituire quella reale. Imparare a moderare i tempi di uso della tecnologia, equiparare il tempo in cui stiamo a casa e quello che passiamo all’aria aperta è la soluzione migliore per una vita più salutare ed equilibrata sia a livello fisico che a livello mentale.
Articolo a cura di Myriam Pellegrino (Terza Alpha del Liceo Garofano di Capua)