Violenze su una bimba di tre anni, fermati la madre e il compagno

Lesioni ed ecchimosi ai danni di una bimba di tre anni. Fermati la madre e il compagno. Indagine partita dalla segnalazione delle insegnanti.

Maltrattamenti ai danni di una bimba di tre anni. Decreto di fermo dei carabinieri della compagnia di Caserta, su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti della madre, 46enne casertana, e del suo compagno, P.P. 44enne di Casagiove.

Lividi ed ecchimosi, la madre della bimba copriva il compagno

I due sono gravemente indiziati per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate nei confronti della figlia di T.V. L’attività d’indagine trae origine dalla segnalazione, per presunti maltrattamenti sulla bambina, operata da insegnanti di una scuola dell’infanzia del comune di Caserta, dove la minore, in più occasioni, si era presentata con vistose ecchimosi e lividi estesi su più parti del corpo, lesioni che la madre non era in grado di spiegare, mostrandosi apparentemente, con gli insegnanti “vaga ed inconsapevole”, palesando poi un comportamento di copertura quanto alle relative cause.

Il giudice: “Comportamenti tali da rasentare il sadismo”

L’attività istruttoria svolta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha consentito di raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico del compagno della madre della bimba, il quale si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte violente ai danni della minore – comportamenti descritti dal giudice tali da “rasentare il sadismo” — cagionanti non solo lesioni fisiche, ma anche, inevitabilmente, danni psicologici alla bimba.

Botte in un esercizio pubblico

L’attività d’indagine si è sviluppata mediante l’audizione delle insegnanti, di un medico e di
alcune persone che avevano assistito ad una azione lesiva attuata persino presso un esercizio pubblico nonché di visite mediche e dell’audizione della minore in forma protetta.

Il pm ha disposto il provvedimento di fermo così da interrompere l’azione lesiva ed evitare comportamenti di fuga da parte degli indagati.
Il Gip presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto a misura
cautelare degli arresti domiciliari a carico dell’uomo, con divieto di avvicinamento e comunicazione con terze persone.

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