Villa Literno, segregata con la figlia e minacciata di morte se non si fosse prostituita

Villa Literno, segregata con la figlia e minacciata di morte se non si fosse prostituita

L’avevano segregata in una casa di Villa Literno, minacciandola di non farla più uscire e farla sparire se non si fosse prostituta o non gli avesse consegnato 1000 euro ma i carabinieri di Villa Literno della compagnia di Casal di Principe, al comando del capitano Luca Iannotti, sono riusciti a liberarla. La donna 40enne era stata ingannata da uno dei rapitori che le aveva fatto credere di essersi innamorato ed invitata a venire in Italia, facendola arrivare in aereo a Napoli per poi portarla nel liternese, con la figlia di 10 anni e rinchiuderle.

Liberata da un carabiniere che parla rumeno

Non è stato facile liberarla anche perché la donna parla solo il rumeno ed è stato grazie alla capacità di comprenderla di un carabiniere che parla la sua lingua, che i militari sono riusciti ad individuare la casa. I carabinieri sono arrivati sul posto seguendo le indicazioni date dalla donna che guardando dalla finestra è riuscita a descrivere la zona. Il cellulare per chiamare alcuni parenti in Romania che si sono messi in contatto con i carabinieri, era stato recuperato dalla figlia della donna, agendo con straordinario coraggio e determinazione. Madre e figlia, stanno bene. Per sequestro di persona a scopo di estorsione, sono stati arrestati tre cittadini rumeni, pregiudicati di 28 anni, 27 anni e una donna di 31 anni.

 

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