“Sono trascorsi oramai più di venti giorni dalla dead line fissata dal ministero dell’Interno per l’approvazione dei bilanci dal consuntivo 2016 al preventivo 2019, previsto dal decreto ministeriale, ma al momento il consiglio comunale non è stato nemmeno fissato” la denuncia è di Antonio Ucciero consigliere di opposizione di Villa Literno del gruppo Noi Liternesi. Il sindaco: “Presto la soluzione”.
L’accento viene posto nuovamente sulla situazione contabile dell’Ente che già da qualche anno ha aperto una procedura con il Viminale, per approvare il bilancio stabilmente riequilibrato post dissesto finanziario del 2015 e poi per mettere in ordine tutti gli altri bilanci. Superata, non senza difficoltà, la prima fase che prevedeva il riequilibrio del bilancio dopo il disseto ora si sarebbe dovuta concretizzare quella della messa in ordine dei bilanci, tra consuntivo e previsionale, dal 2016 al 2019. “Fino ad ora abbiamo approvato sono il previsionale 2016, poi non si è fatto più nulla” fa sapere Ucciero che aggiunge: “Giorni fa era stato convocato una riunione d’assise in cui si sarebbe dovuto discutere di tutti i documenti contabili, ma all’ultimo momento è saltato, così come sono saltate le conseguenti riunioni di capigruppo per affrontare la questione”.
Al momento i consiglieri di opposizione non hanno ancora nessuna comunicazione per il prossimo consiglio comunale, nonostante il termine inderogabile imposto dal ministero dell’Interno sia scaduto già il 20 maggio. Qualcosa si potrebbe muovere la prossima settimana quando “ci sarà la riunione dei capigruppo e si deciderà quando verrà fissata la data del consiglio comunale” fa sapere il primo cittadino Nicola Tamburrino. Dunque i 120 giorni per mettere in ordine i bilanci fissati dal ministero dell’Interno slitteranno ulteriormente, ci sarà da capire se questo potrebbe avere una conseguenza quando i fascicoli saranno presenti ai tecnici del Viminale. Intanto la situazione dei conti liternesi resta ancora delicata, dato che si sta faticosamente uscendo da una situazione di dissesto che ha portato ad un blocco delle assunzioni con innalzamento di tasse, ma allo stesso tempo continuano a persistere le difficoltà per incassare le tasse che sono il vero problema dell’Ente, riscontrato anche dalla corte dei conti. Una questione messa in evidenza solo qualche settimana fa proprio da Ucciero che aveva segnalato: “Solo nell’ultimo anno l’Ente ha già accumulato solo nel 2018 oltre 1 milione di euro di debiti con AcquaCampania”.
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