Sono chiare ed esplicite le minacce ad un consigliere di Villa Literno, alle quale è stato scritto: “Ti diamo fuoco”. Un messaggio eloquente al consigliere del gruppo Noi Liternesi che ha regolarmente sporto denuncia ai carabinieri.
Minacce ad un consigliere di Villa Literno
“Consigliero commercialisto fatti i c… tua altrimenti t facimm piglia fuoc pur a te”, questo il messaggio sgrammaticato recapitato nella cassetta della posta dell’ufficio del consigliere comunale Antonio Ucciero di Villa Literno. Una minaccia che risale a luglio scorso ma di cui nessuno sapeva nulla. Ucciero ha presentato denuncia ai carabinieri e dal quel giorno ci sono indagini in corso per capire chi ha inoltrato quel messaggio. Risalire al responsabile è complicato, anche perché Ucciero non ha un sistema di videosorveglianza all’esterno dello studio dove è stato recapitato il messaggio, anche se la minaccia è arrivata poche settimane dopo che il gruppo Noi Liternesi aveva presentato una lettera di interrogazione riguardante la gestione del servizio integrato dei rifiuti a Villa Literno. “Solo pochi giorni dopo quella lettera alcune cittadini in piazza mi riferirono che quell’atto poteva aver provocato i licenziamento di alcune persone che lavoravano proprio in quel settore” dice Ucciero che aggiunge: “Ho dovuto anche fare una smentita attraverso un manifesto, per far capire che il nostro intento era quello di chiedere meno licenziamenti e più assunzioni a tempo indeterminato”.
Incendio all’isola ecologica
Potrebbe essere un caso che nel messaggio sia stata utilizzata come minaccia quella di utilizzare il fuoco, anche se già in passato questo elemento è stato utilizzato per bruciare l’auto di un altro ex consigliere liternese, Giuseppe Olivero. Inoltre solo qualche giorno fa un tunisino senza fissa dimora ha dato fuoco a due scarrabili all’interno dell’isola ecologica di Villa Literno, bruciando rifiuti ingombranti. Fortunatamente grazie all’intervento dei vigili del fuoco il rogo è stato domato e non ha provocato ingenti danni, ma bisogna capire ancora come mai il 29enne tunisino abbia deciso di bruciare quei cassoni. I carabinieri della stazione di Villa Literno e della compagnia di Casal di Prinicipe stanno continuando ad indagare su una vicenda che lascia molti dubbi. C’è una mano criminale dietro l’incendio? Qualcuno voleva distruggere volontariamente i rifiuti? Queste le domande che si pongono in tanti. Intanto anche gli scorsi mesi ci sono stati altri roghi anomali a Villa Literno, come quello della Be.Ma azienda specializzata nel recupero imballaggi, dove è divampato un maxi rogo che ha mandato in fumo tonnellate di rifiuti e plastiche. La stessa azienda nel 2018 era stata anche sequestrata, perché durante un blitz erano stati trovati più rifiuti di quelli che poteva contenere, ovvero circa 15 mila tonnellate a fronte delle 2 mila prescritte.
La scoperta di Noi Liternesi
Intanto sempre restando nel settore rifiuti del Comune di Villa Literno,il gruppo di minoranza Noi Liternesi di cui fanno parte Antonio Ucciero, Antonio Ciliento, Amalia Iannone e Vincenzo Della Corte proprio di recente ha scoperto che il Comune ha corrisposto alla Gpn, società che gestisce la raccolta, il compenso anche per un dipendente che già da qualche mese era andato in pensione. Fatto accertato anche da una determina firmata dall’attuale responsabile del settore ecologia, che ha previsto una riduzione del canone corrisposto nei prossimi mesi per recuperare quanto versato in più