Villa di Briano, ‘Mettiamoci in gioco’ con don Zappolini

Mercoledì la campagna contro il Gioco d’Azzardo sarà al Santuario della Madonna di Briano con il libro ‘Mettersi in gioco?’ di don Armando Zappolini.

Domani, mercoledì 18 settembre alle ore 18,30, presso il Santuario della Madonna di Briano, sarà presentato il libro di don Armando Zappolini con Mimma Sicigliano ‘Mettersi in gioco?’. Partendo dall’esperienza di don Zappolini, portavoce della campagna contro l’azzardo “Mettiamoci in gioco”, il libro racconta e documenta un fenomeno sociale molto diffuso, del quale non si ha ancora una percezione profonda.

L’iniziativa

L’iniziativa a Villa di Briano, si inserisce nell’ambito delle attività riguardanti il Gioco d’Azzardo, le sue problematiche, rischi ma anche prevenzione, volute dal “Tavolo permanente” sul Gioco d’Azzardo costituitosi il 14 giugno 2019 con pubblica manifestazione, tra il Comitato Don Diana, il Coordinamento Regionale della Campagna Mettiamoci in Gioco e la Caritas della Diocesi di Aversa in collaborazione con Avviso Pubblico. Un Tavolo di coordinamento e monitoraggio della situazione del Gioco d’Azzardo nell’Agro Aversano al fine di sensibilizzare le istituzioni ed i cittadini sui danni derivanti al giocatore, alla famiglia, a parenti ed amici dal Gioco d’Azzardo senza regole. Saranno coinvolti i sindaci dell’agroaversano e anche i sindaci di Mondragone e Castel Volturno, per invitarli a regolamentare il gioco d’azzardo, informandoli su quanto si spende in questo ambito nel loro comune, e quante sale slot sono presenti

Gli interventi

Le prime analisi testimoniano la gravità della problematica e la necessità interventi mirati che verranno presentati mercoledì 18 settembre a Villa di Briano, unitamente all’intera Campagna di Mettiamoci in Gioco, nell’ambito del Programma 2019 “Fai il nostro gioco – musici ed informazioni per liberarsi dal Gioco d’Azzardo”. Con don Armando Zappolini, presidente di Mettiamoci in gioco e coautore del libro ‘Mettersi in gioco?’ insieme a Mimma Sicigliano, saranno presenti Tina Caputo della Fondazione Amici di Leo e un socio dell’Associazione Giocatori Anonimi di Caserta.

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