In occasione dei 25 anni dall’uccisione di don Giuseppe Diana, sacerdote di Casal di Principe, il sindaco di Casal di Principe, il Comitato don Peppe Diana, Libera e Augusto Di Meo, testimone di quell’omicidio, rivolgono appello al presidente Sergio Mattarella.
“Venga Presidente, venga da noi il prossimo 19 marzo”. E’ l’appello che il sindaco di Casal di Principe, il Comitato don Peppe Diana e Libera Caserta rivolgono al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 25 anniversario dall’uccisione di don Giuseppe Diana e nel suo nome di tutte le vittime innocenti di camorra, insieme Augusto Di Meo, testimone oculare dell’omicidio del sacerdote. Un appello già preceduto da un formale invito che il sindaco Renato Natale aveva fatto al capo dello Stato, tramite una missiva diretta a Mattarella.
“Per decenni, questo territorio non ha avuto la necessaria attenzione da parte delle istituzioni e per altrettanto tempo– afferma il sindaco Renato Natale- il popolo ha continuato però la sua battaglia per il riscatto senza mai perdere la speranza, ora però è arrivato il momento che vengano dati dei segnali inequivocabili e la presenza del presidente Mattarella sarebbe certo il giusto e legittimo incoraggiamento, specie nel 25esimo anniversario dell’uccisione di don Giuseppe Diana, vittima innocente della camorra”. “Il Presidente – dice Natale- ha sicuramente quella necessaria sensibilità per non lasciare da sola questa comunità nel difficile cammino verso una normalità fatta di legalità e responsabilità”.
Per Augusto Di Meo, testimone dell’omicidio di don Diana “Se davvero si vuole cambiare questo territorio è giunto il momento che vengano dati dei segnali forti. La partecipazione del presidente Mattarella al ricordo di don Peppe Diana renderebbe giustizia a quei paesi che hanno desiderio di credere nel cambiamento concreto. Non si può lasciare che siano solo i cittadini a fare la propria parte, i primi a schierarsi devono essere i rappresentati dello Stato”.
“Portiamo avanti la memoria di don Giuseppe Diana e nel suo nome di tante vittime innocenti della camorra che ancora chiedono giustizia e la presenza del presidente Sergio Mattarella – spiega Valerio Taglione, coordinatore del Comitato don Peppe Diana– oltre che straordinariamente importante sarebbe simbolicamente fondamentale per ritrovare insieme un cammino comune”. “Dopo 25 anni – continua Taglione- è giusto ripartire con rinnovato spirito e vigore e ricevere dal capo dello Stato esempio di cittadinanza. La sua presenza e le sue parole sono attese non solo da quanti in questi anni hanno continuato a lottare ma anche da tutti quei giovani che oggi si trovano a fare delle scelte e che aspettano di essere indirizzati”.
“In un territorio martoriato dalla violenza criminale, ci sono – dichiara Giovanni Solino, referente provinciale di Libera Caserta– segni e simboli che vanno considerati in tutta la loro interezza. La presenza del presidente Mattarella, il prossimo 19 marzo a Casal di Principe sarebbe pertanto anche un simbolico risarcimento per i tanti soprusi che questa gente ha vissuto e continua a vivere”. ”Per troppo tempo, lo Stato in questa parte di Italia ha mostrato la sua faccia repressiva ed in taluni casi anche poco onorevole ma ora -aggiunge Solino- abbiamo bisogno di una mano tesa per svoltare definitivamente”.
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