Tumore al seno, dalla ricerca scientifica arrivano notizie incoraggianti per chi ne è affetto.
Il quadro è incoraggiante e così anche la speranza migliora. La notizia arriva dal Congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) e riguarda il tumore al seno avanzato o metastatico. Si tratta della forma più temibile ma secondo la ricerca è diventato più aggredibile grazie alle nuove terapie: si allunga la sopravvivenza di queste pazienti che, ora, in un’alta percentuale sono vive dopo 4 anni e per molte di loro anche il momento di effettuare la chemioterapia può essere ritardato notevolmente.
“In Italia vivono più di 37mila donne con diagnosi di tumore della mammella metastatico”, afferma Michelino De Laurentiis, direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica e Toraco-Polmonare, Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli. La terapia mirata con la molecola ribociclib riduce del 28% il rischio di morte ed il 58% delle pazienti è vivo dopo quasi 4 anni. Lo studio ha valutato l’efficacia e la sicurezza della molecola in combinazione con la terapia ormonale. Si evita il ricorso alla chemioterapia in prima linea o la si posticipa, con grandi vantaggi per le pazienti in termini di qualità di vita e di minori tossicità. Per le pazienti – di tutte le età, dalle più giovani in pre-menopausa alle più anziane – c’è dunque oggi la prospettiva di una maggiore sopravvivenza e migliore qualità di vita.
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