Treni in perenne ritardo, l’odissea dei pendolari: “Rischiamo il licenziamento”

di Fabio Mencocco

Ritardi quotidiani sia all’andata che al ritorno, una situazione “insostenibile per i pendolari” che lanciano un appello: “Siamo stanchi, così perdiamo il lavoro“. A parlare sono alcune insegnanti che ogni giorno devono affrontare la tratta Villa Literno – Roma e che solo nell’ultima settimana hanno subito ritardi assurdi: “Parliamo di 30 o anche 50 minuti di attesa, i dirigenti della scuola non vogliono più sentire ragioni e siamo ad un passo dal licenziamento. Oramai non si tollerano più nemmeno cinque minuti di ritardo, perché sono praticamente quotidiani”. Eppure i pendolari pagano regolare abbonamento viaggiando sui treni regionali dove ci sono anche altri tipi di disservizi, come : “l’acqua che si infiltra e gli insetti”.

Pendolari sveglia alle 4

Per raggiungere Roma ci si alza alle 4 del mattino, perché massimo alle 5 bisogna prendere il treno: “Facciamo di tutto per arrivare in orario eppure non ci riusciamo quasi mai” racconta sconsolata un’altra insegnante appena scesa dal treno di ritorno che ha subito 7 minuti di ritardo. Ma non è solo il viaggio di andata a preoccupare, bensì anche quello del ritorno quando dopo una lunga giornata di lavoro si vorrebbe tornare a casa, ma anche in questo caso le variabili sono tante ed a volte si torna a casa giusto in tempo per andare a letto. Solo questa settimana si sono registrati enormi ritardi sulla tratta Roma-Napoli che ha coinvolto anche treni ad alta velocità, che hanno fatto registrare ore di attesa.

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