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Categories: Società

Tracciamento esposizione Covid: aggiornamento già installato sugli smartphone

Sono già milioni gli smartphone di Google ed Apple che hanno ricevuto l’aggiornamento che immesso le Notifiche di esposizione Covid.

I colossi del web Google ed Apple sono passati ai fatti installando su milioni di dispositivi l’aggiornamento ‘Notifiche di esposizione Covid’ un passaggio necessario che fa da apripista per l’arrivo dell’app Immuni. In questo modo si aggiunge un tassello fondamentale per permettere ai cittadini di partecipare al contact tacking messo in campo anche dall’Italia che rilascerà nei prossimi giorni l’app Immuni, testata in tre regioni campione: Liguria, Abruzzo e Puglia.

In tanti si stanno chiedendo come mai allora è arrivo già l’aggiornamento di Google ed Apple? Scaricare l’applicazione Immuni sarà facoltativo, ma chiunque vorrà farlo dovrà fornire la propria autorizzazione a Google ed Apple (che detengono il 100% del mercato dei sistemi operativi per smartphone) per ricevere le notifiche. Cosi si spiega già in questi giorni la presenza dell’aggiornamento.

Notifiche covid e privacy

Per tutelare la privacy delle persone il nuovo sistema utilizzato per tracciare la presenza del Covid tra la popolazione, tiene conto di una serie di fattori. Ad esempio l’id generato dopo aver attivato le notifiche di esposizione al covid, è anonimo. Inoltre lo stesso id cambia ogni 10-20 secondi il ed telefono memorizza solo gli altri proprietari di codici incontrati nelle ultime due settimane. A questo si aggiunge che il sistema sanitario non è autorizzato a usare la posizione e gli spostamenti del cittadino, ma può inviargli un alert per informarlo di essere stato esposto al contagio.

Dunque l’applicazione Immuni non è stata ancora installata e chi vorrà farlo lo farà volontariamente. Non ci saranno imposizioni anche se Google ed Apple hanno già provveduto ad organizzare i proprie sistemi operativi per raccogliere dati, qualora i cittadini volessero attivare l’app voluta dal governo italiano per monitorare l’emergenza coronavirus sul territorio.

redazione

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