Tocilizumab, il sindaco di Teano chiede sperimentazione a domicilio

Il sindaco di Teano, Dino D’Andrea, ha chiesto al presidente della Campania Vincenzo De Luca di attivare una sperimentazione con la somministrazione del farmaco Tocilizumab sui casi positivi di Coronavirus del distretto sanitario 14 di cui il Comune che guida è capofila.

Il sindaco chiede a De Luca di attivare la sperimentazione nel distretto con capofila Teano

D’Andrea, specialista in radiodiagnostica e dottore di ricerca in oncologia applicata alle biotecnologie presso la facoltà di Medicina dell’Università degli studi “Vanvitelli, ha inviato una lettera a De Luca, dopo essersi confrontato con Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di immunologia clinica dell’istituto Pascale di Napoli, che ha sperimentato per primo l’utilizzo del farmaco anti artrite reumatoide sui soggetti contagiati in condizioni più gravi. Ha richiesto l’attivazione della sperimentazione nei comuni del suo distretto, sebbene ad oggi Teano non conti casi di Coronavirus.

“Così possiamo salvare vite, prima che siano attivi ospedale di Teano e Centro Covid di Maddaloni”

“Ho inviato una lettera ed ho sentito il presidente De Luca, e dopo un confronto con il dottor Ascierto, – spiega D’Andrea – gli ho proposto di iniziare a trattare con gli antivirali sperimentali a domicilio i tamponi positivi (che noi non abbiamo) ma nei comuni limitrofi si stanno moltiplicando, perché prima che il Centro Infettivologico Covid di Maddaloni parta a regime e l’Ospedale di Teano venga riconvertito in sub intensiva, potrebbero passare almeno dagli otto ai dieci giorni.

“Prima si comincia la terapia, minori sono i rischi”

In questa gestione – continua il sindaco – c’è un problema, i tamponi positivi di pazienti che non vengono ricoverati ma su cui si applica la domiciliazione, potrebbero essere curati a domicilio ed iniziare la terapia con il Tocilizubam e gli altri antivirali, perché da ricerche off label si è visto che prima si inizia la terapia, minori sono i rischi di polmoniti fatali e di intubazione. In questo modo si salverebbero vite e si ridurrebbero i posti in rianimazione. Il distretto 14 (Teano) è pronto a sperimentare la nuova cura domiciliare”.

Alessandra Tommasino

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