di Tina Cioffo- Al Ministero dell’Ambiente, l’assessore comunale di Casal di Principe, Mirella Letizia, accende i riflettori sui roghi delle manichette per l’irrigazione. “Le manichette per l’irrigazione dei campi devono essere ritirate gratuitamente per poi riciclarle”. E’ la richiesta, tra le altre, che il comune di Casal di Principe con l’assessore Mirella Letizia ed il dirigente dell’Ufficio Ambiente, Vincenzo Cenname, hanno portato al tavolo tecnico tenutosi presso il Ministero dell’Ambiente. L’incontro era stato chiesto da 19 sindaci della provincia di Caserta per arginare l’emergenza dei roghi e avviare una seria gestione della questione rifiuti. “Se diamo la possibilità agli agricoltori di consegnare gratuitamente le manichette, avviandole poi al riciclo eliminiamo una buona percentuale di roghi che si originano nelle periferie e nei campi e questo ci consentirebbe anche di sensibilizzare i coltivatori”, spiega Letizia. E dal Ministero sono arrivate le prime rassicurazioni che potrebbero tradursi in un intervento ad hoc.
Più controlli e più riciclo
Quella di incendiare i tubi in polietilene dell’irrigazione, le bottiglie di prodotti fitosanitari, le taniche e i sacchi di plastica dei concimi è purtroppo, infatti, una prassi che si diffonde soprattutto nei mesi più caldi, mischiando i rifiuti con i rami secchi della raccolta. Eppure i contadini dovrebbero essere le prime sentinelle della buona terra ed invece la combustione dei tubi inquina l’aria e danneggia la salute dei cittadini. I controlli delle pattuglie dell’esercito non sono serviti a fermare i roghi e né ad essere da deterrente per lo scarico illegale dei rifiuti ed è per questa ragione che da Casal di Principe è partita la richiesta, condivisa anche dagli altri tecnici e sindaci intervenuti, di aumentare sì i controlli ma di farlo attraverso la polizia municipale di ogni singolo Comune. La carenza di personale potrebbe essere ovviata con assunzioni a tempo determinato, per esempio. In questo caso il Ministero dell’Ambiente dovrebbe trovare un accordo anche con il Viminale, tessendo quella rete istituzionale che prende in carico il territorio e ne risolve i problemi. Se così fosse, già oggi si sarebbero poste le basi per la realizzazione di una sorta di Piano Marshall chiesto in verità da tempo, soprattutto dal sindaco di Casal di Principe Renato Natale.
Senza Isola ecologica la sfida non è vinta
Per la gestione dei rifiuti, nel Casertano ed in diversi altri Comuni della regione Campania mancano anche i più elementari impianti di conferimento prima che di smaltimento dei rifiuti. E’ il caso delle isole ecologiche. “Un problema non di poco conto che abbiamo rappresentato in tutta la sua interezza, visto che anche sul territorio casalese ci troviamo rifiuti ingombranti gettati illegalmente per strada perché nei paesi vicini non esiste l’isola ecologica”, dice Letizia. Un punto sul quale la discussione è stata aperta ma per l’esito si dovrà ancora attendere.