Tasse universitarie, solo in questi casi sei esonerato dal pagamento: forse non tutti lo sanno

Si sa che il mondo dell’università, soprattutto all’inizio è molto difficile, ma grazie a queste accortezze sulle tasse vi sembrerà tutto più facile.

Nel 2024 esistono diversi tipi di esoneri per le tasse universitarie. Alcuni tra gli studenti più meritevoli, infatti, possono essere esentati dal pagamento delle tasse di iscrizione all’università, ma ci sono tantissimi altri sgravi da poter sfruttare.

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Quali sono gli esoneri per le tasse universitarie?Ireporters.it

Tra gli esoneri previsti ci sono quelli degli studenti con disabilità, per i figli di genitori che ricevono una pensione di inabilità e tramite borse di studio per il diritto allo studio. Quello di cui andremo a parlare illustra nel dettaglio i vari tipi di esonero disponibili e come funzionano.

Tasse universitarie: quando è necessario e quando non è necessario pagarle

L’esonero dalle tasse universitarie è un’agevolazione che permette agli studenti di non pagare, in tutto o in parte, il contributo per l’iscrizione all’università. Vediamo però chi ha effettivamente diritto all’esonero e a quali condizioni.

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Ecco quando bisogna pagare o non le tasse universitarie ANSA FOTO Ireporters.it

Secondo il Decreto legge 68 del 2012 e la Legge 118 del 1971, le università possono esonerare gli studenti più meritevoli dal pagamento delle tasse. Questo esonero per merito è concesso indipendentemente dal reddito ISEE dello studente e i criteri di merito sono stabiliti dai regolamenti delle singole università. Di solito, possono beneficiarne:

  • diplomati con un voto alto alla maturità,
  • studenti titolari di borse di studio,
  • studenti premiati per meriti sportivi.

Per richiedere l’esonero per merito, gli studenti devono consultare i criteri specifici, presentare domanda e rispettare le scadenze. È importante notare che l’esonero per merito non copre l’imposta di bollo (16 euro) e la tassa regionale (140 euro). Esiste anche un esonero legato al reddito. La normativa nazionale prevede la “no tax area”, introdotta nel 2017 e ampliata con la Legge di Bilancio 2020. In pratica:

  • per un ISEE fino a 15.000 euro, la tassa massima è di 140 euro;
  • per un ISEE da 15.001 a 20.000 euro, la tassa massima è di 490 euro;
  • per un ISEE da 20.001 a 25.000 euro, la tassa massima è di 840 euro;
  • per un ISEE da 25.001 a 30.000 euro, la tassa massima è di 1.190 euro

Gli studenti con disabilità certificata inoltre, ai sensi dell’articolo 3, comma 1 della Legge 104 del 1992, sono esentati totalmente dalle tasse universitarie. L’invalidità deve essere almeno del 66% e non ci sono limiti ISEE. L’esonero spetta anche ai figli di titolari di pensione di inabilità, indipendentemente dal loro ISEE.

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I requisiti per poter avere l’esonero dalle tasse, sono vari Ireporters.it

Infine, c’è un esonero per i figli di mutilati o invalidi civili, previsto dalla Legge 118 del 1971, per studenti appartenenti a famiglie con difficoltà economiche. Gli studenti per ottenerlo devono seguire le indicazioni del regolamento universitario e possono chiedere informazioni presso la segreteria universitaria.

Il Governo italiano, nell’ambito dei programmi di cooperazione allo sviluppo e degli accordi intergovernativi culturali e scientifici, offre ogni anno borse di studio agli studenti stranieri che coprono totalmente le tasse universitarie. Queste borse, pubblicate annualmente dal MAECI, mirano a promuovere la cooperazione culturale, scientifica e tecnologica e la diffusione della lingua e cultura italiana.

Inoltre, la legge prevede esoneri totali delle tasse per studenti stranieri provenienti da paesi in via di sviluppo, previo riconoscimento del loro status economico da parte delle rappresentanze italiane nel loro paese d’origine. Oltre agli esoneri totali, ci sono esoneri parziali per categorie specifiche di studenti, come genitori con figli minori di due anni, studenti con altri familiari iscritti all’università, studenti part-time e dipendenti tecnico-amministrativi dell’Ateneo.

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