Meglio avere tutti i conti in ordine. Se non hai pagato la Tari fai attenzione: ecco che cosa potrebbe succedere
Come ogni anno è tempo di pagare la TARI. Si tratta della Tassa sui Rifiuti che tutti i contribuenti devono saldare per poter garantire il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel proprio Comune.
Si tratta, quindi, di una vera tassa che deve essere pagata entro la scadenza, ogni anno. Ma che cosa succede quando questo tributo non viene saldato correttamente ed entro le tempistiche stabilite dalla legge? Vediamo quali sono le conseguenze per chi non paga la TARI.
La Tari è una Tassa sui Rifiuti che consiste in una quota fissa che ogni nucleo familiare deve pagare al proprio comune per i servizi di raccolta e smistamento dei rifiuti. L’importo non è uguale per tutti, in quanto la quota della tassa viene calcolata moltiplicando i metri quadrati dell’immobile (sulla base di quella che è la superficie calpestabile) con la tariffa che corrisponde al numero degli occupanti. Il risultato di questo calcolo corrisponderà quindi all’importo da pagare. Ma che cosa succede se la TARI non viene pagata in tempo e passano mesi prima dell’esborso?
Negli ultimi mesi l’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI) ha allertato i cittadini su quelli che saranno i prossimi aumenti degli importi della TARI. Si tratta di un aumento derivante dalle difficoltà di applicazione delle regole Arera e a ciò che sta succedendo con gli impianti minimi, a causa dalle sentenze del Consiglio di Stato. Si parla, infatti, di una tassa che deve essere pagata a prescindere dalla produzione di rifiuti da parte di un nucleo familiare e dall’uso dei servizi di raccolta.
Ecco che spesso, tuttavia, i cittadini pagano questa tassa in ritardo, al netto delle possibili sanzioni che questo può comportare. Secondo le normative, infatti, la multa ammonta al 30% della tassa dovuta. Tuttavia, la legge stabilisce anche la possibilità e i termini di prescrizione di tale tassa. Questi ammontano a cinque anni, così come avviene per le cartelle esattoriali, salvo presentazione di un ricorso.
Trascorso questo periodo, il Comune non avrà più la possibilità di chiedere il versamento del tributo. Dal primo gennaio dell’anno successivo alla scadenza della tassa, quindi, questa entra in prescrizione. Dunque i cittadini che non hanno pagato la Tari del 2018 vedranno il pagamento di questa tassa entrare in prescrizione a gennaio del 2024.
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