L’ incendio allo Stir di Santa Maria Capua Vetere stamattina all’alba sarebbe divampato durante le fasi di movimentazione dei rifiuti che dovevano essere inviati al termovalorizzatore di Acerra.
Nuovo incendio allo Stir di Santa Maria Capua Vetere. Le fiamme sono divampate stamattina all’alba e sono state domate dopo circa tre ore dai vigili del fuoco. All’esterno dello Stir c’era la lunga fila degli autocompattatori che avrebbero dovuto depositare i rifiuti e che solo fra qualche ora potranno scaricare. Al momento le fiamme, che hanno raggiunto un’altezza di diverse decine di metri, sono state sedate e si sta procedendo al trasferimento dei materiali contenuti all’interno del capannone andato a fuoco. La parte bruciata è la frazione secca lavorata, depositata nel capannone dove si stoccano i rifiuti dopo la raffinazione. Il capannone ha una capienza di 600 tonnellate e al momento dell’incendio ve ne erano stoccate 500. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e l’immediata rimozione dei materiali hanno limitato il danno solo ad una porzione limitata dei rifiuti.
Secondo il racconto degli operatori che si trovavano sul posto stamattina, l’incendio sarebbe divampato durante la fase di movimentazione dei rifiuti che proprio in queste ore sarebbero dovuti essere caricati su 18 automezzi per l’invio al termovalorizzatore di Acerra. Sulla dinamica che ha scatenato l’incendio faranno luce in ogni caso il Noe e la Polizia intervenuti sul posto.
All’esterno del capannone sono depositate circa mille balle, stoccate durante la fase dello stop di Acerra. Dopo l’incendio di stamattina, sarà velocizzato l’iter di rimozione dei rifiuti che saranno inviati, in parte fuori regione, in parte al termovalorizzatore campano che ha ripreso l’attività. Di certo l’impianto di Santa Maria Capua Vetere era in ‘affanno’ con cumuli di rifiuti frutto dell’emergenza.
Lo Stir era già andato a fuoco lo scorso anno a novembre e in quell’occasione arrivò anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Gli incendi nei siti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti continuano a svilupparsi nonostante le misure di sicurezza più rigide e i controlli più serrati. In fiamme vanno soprattutto gli impianti privati che ricevono i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Solo qualche mese fa un incendio colpì la piattaforma Be.ma di Villa Literno.
Alessandra Tommasino
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