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Categories: Cronaca

Sindaci e social, dall’esempio di Teano al silenzio di Teverola

I social, ai tempi del Coronavirus, sono diventati uno strumento importante per la divulgazione di notizie da parte di chi ricopre un ruolo istituzionale. Dalle dirette Facebook ai post o ai video, l’informazione da parte di sindaci e amministratori, diventa così virale. In queste settimane le amministrazioni comunali sono messe a dura prova per la gestione di un’emergenza che ha colto tutti impreparati, ma la comunicazione diretta con i cittadini rientra di certo fra le priorità.

La gente è preoccupata e le fake news viaggiano a tutta velocità, così la comunicazione istituzionale può sgombrare il campo da sospetti e sciocchezze che fanno solo più danni in un momento così delicato.

La comunicazione istituzionale: dal sindaco di Teano a quello di Francolise

E’ encomiabile il modo in cui il sindaco di Teano Dino D’Andrea, nella vita medico esperto di radiodiagnostica oncologica, rassicura e informa i suoi cittadini, non solo sulle misure di prevenzione, ma anche sui tamponi, gli esiti e il numero di persone sottoposte a quarantena. Certo, non c’è stata trasparenza fin da subito nel vicino Comune di Francolise, dove il sindaco Gaetano Tessitore è risultato positivo al test e i cittadini hanno dovuto apprenderlo dai giornali web. Dopo l’accertata positività, tuttavia, l’amministrazione comunale si è fatta carico di comunicare giornalmente il numero dei tamponi effettuati e le positività progressive riscontrate. I contagiati legati al sindaco e in particolare alla Promessa di matrimonio del figlio, sono purtroppo il figlio e la moglie del sindaco, nonché il fotografo della cerimonia.

Da Casaluce a Carinaro, il numero dei test effettuati

Nell’agro aversano, dalle dirette del sindaco di Cesa Enzo Guida, che ha dovuto fare i conti con il primo caso del Coronavirus nel territorio, a quelle del sindaco di Aversa Angelo Golia, i cittadini sono stati informati man mano.

Di oggi è il post in cui il sindaco di Carinaro Nicola Affinito si rivolge ai suoi concittadini per informarli che “ci sono 2 persone che hanno effettuato il tampone per constatare l’eventuale contagio, in quanto entrambi hanno avuto contatti con persone risultate positive al test e presentano sintomi tali da ritenere opportuno verificare il loro stato di salute”. Il primo cittadino di Casaluce, sempre nella giornata di oggi, ha informato che sono stati effettuati quattro tamponi sul suo territorio comunale, di cui due risultati negativi e due in attesa di esito.

Numero di tamponi, Teverola ‘città’ del mistero

Teverola invece? Dal 18 marzo, giorno in cui il sindaco Tommaso Barbato, ha comunicato il primo caso di contagio sul territorio, non si è avuta più alcuna notizia in merito alle procedure attivate, su quante persone e con quali risultati, già riscontrati o in fase di definizione. A Teverola non è dato sapere quanti tamponi sono stati effettuati, da quanto riferisce il primo cittadino, sollecitato sulla questione, l’Asl non avrebbe ancora comunicato nulla. Questo vuol dire dunque che nei comuni limitrofi c’è stata una maggiore solerzia nelle comunicazioni Asl e Teverola è evidentemente nella black list? Fatto sta che, con un medico di base contagiato che ha incontrato in una riunione al Comune anche molti amministratori, si è scelta la strada del silenzio, consentendo così l’affermarsi di voci che rischiano di estremizzare soltanto situazioni che ci si augura, nei fatti, siano più sotto controllo di quanto possano apparire. Ora se chiede informazioni l’opposizione può essere una strumentalizzazione politica, se le chiede il mondo dell’informazione o la gente comune c’è la privacy da rispettare, dove non c’è la privacy manca la comunicazione Asl, ma fatto sta che non si trova spiegazione del fatto che Teverola sia forse l’unico comune della provincia a tenere riservato il numero dei tamponi effettuati. Il numero! Il numero dato in tutti gli altri comuni! Non il nome e cognome di chi ha fatto il tampone! Se poi gli amministratori abbiano scelto di omettere informazioni importanti, anche rispetto a procedure che potrebbero vederli direttamente interessati, magari per non allarmare la popolazione, è di certo una scelta rispettabile, ma che forse deve tenere in conto che a volte il ‘non dire’ produce proprio l’effetto contrario.

Barbato: “Dati che non possediamo”

“Teverola è il comune che sta contenendo nel miglior modo possibile i contagi – afferma il sindaco Barbato – siamo alle prese con mille attività tese a contenere l’emergenza, sui tamponi, spesso seguono percorsi diversi, attraverso medici di base, che sfuggono alle comunicazioni preventive delle Asl ai Comuni e così non siamo nella condizione di poter fornire i dati, che rischiano di essere dati in modo parziale”.

Alessandra Tommasino

redazione

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