Dai test effettuati in laboratorio è risultato che due terzi dei prodotti Shein presi in esame non hanno superato gli standard di sicurezza europei. I test “mostrano come solo un terzo degli articoli esaminati riesce ad arrivare malapena al voto di sufficiente o adeguato“
Il colosso cinese Shein potrebbe essere sempre più vicino a una decaduta. Migliaia di prodotti venduti a prezzi stracciati ogni giorno in tutto il mondo: abbigliamento, accessori, prodotti di bellezza e tanto altro (solo nel 2023 l’azienda ha registrato un fatturato di 45miliardi di dollari). Tuttavia l’esagerata convenienza ha spinto diverse organizzazioni a indagare sulla qualità dei materiali utilizzati durante la produzione. I risultati dei test effettuati non sono affatto positivi. La maggior parte dei prodotti Shein “contiene sostanze chimiche tossiche“, a rivelarlo è l’ultimo test condotto su 21 capi di abbigliamento per diverse fasce d’età: cinque per donne e quattro per uomini, adolescenti e neonati. Molte inchieste, fra cui quella di Greenpeace nel 2022 hanno svelato che i prodotti dei colossi cinesi possono contenere in più casi materiali e sostanze tossici.
Dai test effettuati in laboratorio è risultato che due terzi dei prodotti presi in esame non hanno superato gli standard di sicurezza europei. I test “mostrano come solo un terzo degli articoli esaminati riesce ad arrivare malapena al voto di sufficiente o adeguato“, mentre tutti gli altri prodotti sono realizzati con componenti comunque scarse. È stata confermata, infatti, la presenza di sostanze chimiche pericolose che potrebbero rappresentare un rischio per la salute, specialmente per i più piccoli. Quantità elevate di ftalati (fino a 229 volte oltre il limite) sono contenuti in alcune scarpe: questi possono risultare canceogeni, impattare sulla fertilità o sulle nascite premature. In altri prodotti è poi stata riscontratata la presenza di formaldeide sopra i livelli consentiti.
Shein ha affermato di aver lavorato “a stretto contatto con agenzie di test internazionali per effettuare regolarmente test di campionamento basati sul rischio per garantire che i prodotti forniti dai fornitori soddisfino gli standard di sicurezza dei prodotti“. “Nell’ultimo anno, abbiamo condotto più di 400.000 test di sicurezza chimica con queste agenzie. I nostri fornitori sono tenuti a rispettare i controlli e gli standard che abbiamo messo in atto, nonché le leggi e i regolamenti sulla sicurezza dei prodotti nei Paesi in cui operiamo. Shein si impegna a lavorare a stretto contatto con le agenzie locali per la sicurezza dei prodotti, monitorando i cambiamenti e gli sviluppi delle leggi e delle normative sulla sicurezza e investendo nella continua ottimizzazione dei processi di conformità dei prodotti” ha spiegato l’azienda.
“Quando veniamo a conoscenza di un reclamo, per prudenza rimuoviamo immediatamente il prodotto o i prodotti dal nostro sito web, mentre svolgiamo le adeguate indagini. Se viene poi verificata la non conformità, non esiteremo a intraprendere le opportune azioni di controllo con il fornitore del prodotto”, si legge in una nota di Shein.
Alcuni influencer, tra cui Sean Christopher, hanno realizzato contenuti per diffondere il messaggio circa la pericolosità di alcune componenti chimiche presenti nei capi Shein. “Dobbiamo cominciare a prendere questa cosa molto più seriamente” aveva detto in uno dei suoi video Christopher.
Nel sito tedesco Oko-Test, che ha realizzato il test, si legge: “Abbiamo ordinato un totale di 21 articoli dal negozio online: dalle scarpe per neonati agli abiti per adolescenti fino alle giacche in ecopelle per adulti. E alcuni degli articoli in poliestere sembravano così incredibilmente economici che nessuno di noi voleva indossarli volontariamente. Volevamo sapere se i prodotti che avevamo ordinato contenevano sostanze nocive e quanto potevano resistere all’usura“. Il risultato? “Solo un terzo degli articoli Shein nel test ottiene a malapena il voto “adeguato”. Il resto fallisce con “scarso” o “inadeguato”. residui di antimonio possono essere assorbiti attraverso la pelle attraverso il sudore e sono altamente tossici se entrano nel sangue“, continua la nota. Secondo i risultati del laboratorio “due paia di sandali erano pieni di sostanze chimiche dannose per la salute, tra cui alcune che si pensava fossero scomparse da tempo dalla produzione tessile“, si legge nel report. Il laboratorio ha anche rilevato dimetilformammide, classificata come potenzialmente dannosa per la fertilità.
A metà agosto le autorità della Corea del Sud hanno sequestrato centinaia di prodotti i Shein, AliExpress e Temu, dopo che diversi test su oltre 144 capi e accessori hanno rilevato la presenza di sostanze tossiche che superano i limiti consentiti dalla legge.
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