Caporalato e sfruttamento restano ancora una delle piaghe per l’agricoltura anche nell’agro aversano. I carabinieri del Nil e del Nas di Caserta hanno scoperto 16 cittadini bulgari che venivano sfruttati dal proprio datore di lavoro.
Agricoltura e caporalato: controlli dei carabinieri
Lavoravano molte più ore di quelle previste con una paga che si aggira intorno ai 20-25 euro al giorno, in condizioni di sfruttamento. Questa la scoperta fatta dai carabinieri del Nil e del Nas durante un servizio di controllo svolto nel comune di San Tammaro, finalizzato a contrastare l’illecita occupazione della manodopera in agricoltura e verificare le condizioni di sicurezza dei lavoratori. Il proprietario di un’azienda agricola del casertano che sfruttava i lavoratori è stato deferito perché sfruttava e sottopagava 16 lavoratori di nazionalità bulgara. I carabinieri hanno bloccato anche un altro cittadino bulgaro che fungeva da caporale, reclutando manodopera tra i suoi connazionali allo scopo di destinarla al lavoro nei campi in condizioni di sfruttamento. I carabinieri hanno disposto la sospensione dell’attività imprenditoriale, elevando contravvenzioni penali per 58 mila euro ed amministrative per 36 mila euro.