di Tina Cioffo– Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa è tra i ministri che giureranno la seconda volta. Per il generale dei Carabinieri Forestale, è arrivata la riconferma e dunque la convocazione per il nuovo esecutivo targato M5s, Pd con il sostegno di Leu.
Sergio Costa è stato confermato ministro all’Ambiente. Il generale dei Carabinieri Forestali che aveva lasciato il ministero, salutando tutti ed in attesa di una nuova convocazione per giurare una seconda volta con un altro esecutivo, è nella lista che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha portato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I progetti avviati dal Ministero, andranno allora avanti.
In primis, l’educazione ambientale nelle scuole, la cui importanza è stata sottolineata anche ieri da Costa, annunciando i “330 mila euro per finanziare progetti di educazione ambientale nelle scuole più sfortunate, dove si combatte contro l’inquinamento e il degrado ambientale”.“Con l’aiuto delle associazioni ambientaliste – prosegue Costa – si potranno realizzare progetti che educhino a temi che sono fondanti per la nostra società: qualità dell’aria, cambiamenti climatici, amore per la Natura, rispetto degli animali, beni comuni, riduzione delle plastiche e tutela del mare, tra i temi previsti dal bando. Aiuteremo anche le associazioni che organizzano manifestazioni culturali patrocinate dal ministero (e quindi plastic free) che diffondano l’amore per l’ambiente secondo tematiche definite“.
A gennaio il bando pubblicato “premiava” le scuole nei parchi ma per il prossimo anno, annuncia Costa “coinvolgeremo le scuole nei Sir, i siti di interesse regionale, che sono di competenza regionale per le bonifiche ma non per questo devono essere lasciati ai margini di un progetto di sensibilizzazione culturale e civica così importante, che spero che possa trovare l’appoggio convinto anche del prossimo ministro dell’Istruzione“. La visione di formazione ambientale “deve proseguire sempre e senza sosta. In questo anno e mezzo ho lavorato molto per sbloccare alcune bonifiche ferme da anni, in alcuni casi più di 20 anni, anche scrivendo un disegno di legge che purtroppo non è diventato norma per la fine anticipata del governo“. Il nuovo esecutivo avrà allora la via spianata. Intanto domani, 5 settembre, al Ministero sarà ricevuta la delegazione dei 19 sindaci del Casertano che avevano scritto a Costa per chiedere aiuto e così risolvere l’emergenza dei roghi dei rifiuti e gestire l’intero sistema mai davvero avviato alla normalità ma sempre in allarme.
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