Segretari comunali, non a tutti la possibilità di accedere agli elenchi
I Segretari campani dicono ‘no’ alla possibilità’ di espletamento delle funzioni di Segretario comunale da parte di soggetti provenienti dal mondo delle libere professioni, percorso che “mortifica la figura professionale” in quanto, si legge nel documento dell’Assemblea, “del tutto privi di quella professionalita’ di natura giuridico-economica che costituisce il tratto distintivo del Segretario comunale nel panorama della pubblica amministrazione italiana”. La proposta suggerita alla Segreteria nazionale e’ quella di individuare “forme di utilizzo dei Segretari collocati in pensione, quale potrebbe essere l’attivita’ di tutoraggio o sostegno di coloro che entreranno in carriera” a seguito dei concorsi in via di espletamento.
L’UNSCP della Campania ha chiesto il superamento della circolare del ministero dell’Interno 24 marzo del 2015, la cosiddetta circolare Cimmino che “in modo unilaterale ed illegittimo ha rivisitato il criterio di classificazione delle sedi convenzionate originariamente basato sulla somma degli abitanti”. I Segretari campani auspicano il ritorno a quest’ultimo criterio che “potrebbe incentivare, soprattutto in alcune Regioni – dove il fenomeno del convenzionamento e’ piu’ diffuso – la costituzione di sedi di segreteria comunale di cui possano essere titolari colleghi di fascia superiore alla C, con l’auspicio che non vengano in rilievo fenomeni di convenzionamento selvaggio che hanno contribuito a deteriorare l’immagine della nostra figura professionale”. Tutto cio’, conclude il documento dell’Assemblea regionale dell’Unione, “nel presupposto che il rimedio principe alla carenza dei Segretari comunali e’ l’accelerazione delle procedure concorsuali in atto e l’avvio di nuove procedure di reclutamento”.