Restare inoccupato non è sempre un dramma: in alcuni casi, se perdi il lavoro, puoi andare in pensione anche 10 anni prima.
Perdere il lavoro rappresenta un dramma per chiunque, soprattutto quando non si è più tanto giovani ed è, quindi, più difficile trovarne un altro. Ma non tutto il male viene per nuocere: a volte perdere il lavoro ti dà la possibilità di ricevere la pensione anche 10 anni prima di quanto stabilito dalla legge Fornero.
La disoccupazione è una piaga gravissima che affligge il nostro paese ormai da diverso tempo. Ogni giorno centinaia di persone restano senza lavoro a causa di attività che falliscono e chiudono i battenti o a causa di aziende costrette a fare tagli del personale. Perdere il lavoro è un dramma e lo è ancora di più se non si è più tanto giovani. A 25/30 anni, infatti, si può pensare di trasferirsi all’estero e ricominciare da capo.
Superata la soglia dei 50 anni diventa tutto più difficile e, soprattutto, diventa più complicato trovare un nuovo impiego. Ma, come recita un vecchio proverbio, “non tutto il male viene per nuocere”. Infatti, in alcuni casi, restare senza lavoro può quasi essere una fortuna perché si può accedere alla pensione con ben 10 anni di anticipo rispetto all’età pensionabile stabilita dalla legge Fornero.
Sei rimasto improvvisamente senza lavoro? Non disperare: puoi andare in pensione a 57 anni, cioè 10 anni prima rispetto all’età pensionabile stabilita dalla legge Fornero. Vediamo che cosa devi fare. Se sei rimasto senza lavoro puoi chiedere la RITA, cioè la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. Si tratta di una rendita che ti accompagnerà fino all’età in cui poi riceverai la tua pensione di vecchiaia ordinaria. Di norma la RITA viene erogata fino ad un massimo di 5 anni prima rispetto all’età pensionabile.
Ma, nel caso di persone disoccupate da almeno 24 mesi, la RITA può essere erogata anche 10 anni prima. Per avere diritto a questo trattamento è necessario avere almeno 20 anni di contributi versati all’Inps e aver aderito ad un fondo pensionistico complementare integrativo da almeno 5 anni.
L’importo che si riceverà ogni mese con la RITA dipenderà, naturalmente, da quanto si è versato nel fondo pensionistico integrativo. La RITA gode di parecchi vantaggi in termini fiscali. Infatti, a differenza della pensione ordinaria, non è soggetta alle stesse aliquote Irpef degli stipendi: la RITA è soggetta ad un’aliquota di appena il 15%.
Ma, per ogni anno di adesione al fondo pensionistico integrativo successivo al quindicesimo, l’aliquota Irpef si abbassa dello 0,3% fino ad arrivare ad un minimo del 9%. Quindi non solo potrai avere una rendita con 10 anni di anticipo ma su questa rendita pagherai pochissime tasse.
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