Scuola, ripresa incerta. Polemica dei Presidi. Fdl: “Al Sud mancano aule”

Si attende la ripresa delle lezioni ed intanto monta la protesta dei presidi per la mancata consegna dei banchi e per le difficoltà organizzative dovute, secondo quanto dicono i dirigenti, alle mancate risposte da parte del ministero competente.

“I presidi,insieme con il personale docente, si sono già fatti carico di scelte fondamentali per la prevenzione e il contrasto del covid19 e per la riorganizzazione della scuola, colmando anche i ritardi e le confusioni ministeriali, con la riapertura dell’anno scolastico bisogna evitare che tutto il peso delle scelte e della nuova organizzazione scolastica gravi su di loro e soprattutto essi vanno salvaguardati dalla responsabilità penale in caso di contagi o di altre forme di insicurezza che possano investire la popolazione scolastica”. E’ quanto afferma la dirigente nazionale di FdI, vice responsabile per le politiche per il Sud, Gabriella Peluso.

“Nel Mezzogiorno mancano diecimila aule scolastiche e ciò rende ancora più complicata la riorganizzazione scolastica richiesta ai Presidi e la stessa prevenzione della diffusione dei contagi” – sottolinea l’esponente del partito di Giorgia Meloni – che aggiunge: “inoltre, da tempo, denunciamo la fatiscenza degli edifici scolastici nel Sud che costituisce un rischio per la incolumità della popolazione scolastica e per le eventuali responsabilità dei Presidi. In questo scenario, occorre assolutamente proteggere da responsabilità penali questi fondamentali dirigenti che, va ricordato, sono retribuiti in quantità nettamente inferiore rispetto a tutti gli altri dirigenti della Pubblica Amministrazione, pur rivestendo un ruolo fondamentale ed assumendosi responsabilità molto elevate”.

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