“Le difficoltà ci sono ma in queste settimane non c’è stato un vero allarme focolai. C’è soprattutto la voglia di tornare a scuola anche degli studenti più grandi che probabilmente da lunedì potranno tornare in classe, se arriva il decreto del ministero”. Così Lucia Fortini, assessore regionale della Campania all’istruzione, spiega l’avvicinamento della scuola alla riapertura di tutte le classi, dalla seconda media a tutte le superiori, attesa per lunedì. “Ho un costante contatto – spiega Fortini – con i dirigenti scolastici, che mi parlano delle difficoltà per alcuni casi covid nelle strutture scolastiche ma soprattutto per mantenere sempre il giusto distanziamento nella lotta contro le varianti. Il problema maggiore sono infatti quelle varianti che portano a considerare contatti stretti la distanza di metri, anche con la mascherina. Ma ormai è evidente che dobbiamo tornare in presenza, le scuole nonostante le difficoltà si sono attivate e sono pronte”.
“Da lunedì – spiega Fortini – dovrebbero tornare in presenza quindi anche la seconda e la terza classe della secondaria di primo grado e il 50% di tutta la secondaria di secondo grado. Ovviamente aspettiamo il decreto ma ritengo questo lo scenario, si torna per tutti, dai licei agli istituti tecnici e professionali. C’è ancora un po’ di ritrosia da parte delle famiglie ma anche tanta fiducia e bisogno di riprendere un’attività normale. Anche chi era a favore della didattica a distanza ora non ne può più, non è¨ voglia ma necessità di tornare alla normalità”.
Il ritorno ha un impatto diverso a seconda dell’età degli alunni
“Molti dirigenti scolastici e insegnanti – spiega Fortini – mi dicono che i bimbi sono tornati in classe un po’ spaesati, titubanti. Tornare nella socialità dopo essere stato per settimane a casa ha creato in molti un problema di nuovo ambientamento, sembravano stralunati. Ma dopo poco si sono riabituati e hanno reagito bene. Lo avevano preconizzato anche gli psicologi che i bimbi hanno una capacità di resilienza straordinaria, si sono dovuti riabituare ma ora stanno reagendo bene. I ragazzi delle superiori non sono contenti di tornare in presenza, li aspettano le ultime interrogazioni e molti di loro e si erano abituati alla dad, in alcuni c’è preoccupazione ma si troverà un equilibrio. I più grandi si avvicinano alla maturità e faranno un mese e mezzo di scuola che permetterà loro di vivere l’avvicinamento con i compagni, l’ansia dell’esame così si stempera, non ci arriveranno stralunati come lo scorso anno a fare l’esame in presenza dopo mesi di dad”. L’atmosfera è, spiega Fortini, buona: “Sto per scrivere una nota all’Unità di Crisi perché i dirigenti scolastici chiedono delle linee guida per sapere esattamente cosa fare sulle varianti. In generale c’è anche il fattore vaccini che tranquillizza: E’ stata fatta solo la prima dose ma c’è una maggiore tranquillità “.