Scarcerati per il Covid: boss ritornano in cella, c’era anche Pasquale Zagaria

Ritornano in carcere i boss scarcerati e posti ai domiciliari durante l’emergenza Covid. Tra i nomi più pericolosi c’era anche Pasquale Zagaria.

Lo scorso 24 aprile tutte le testate giornalistiche hanno battuto la notizia della scarcerazione di Pasquale Zagaria recluso al 41bis e legato al clan dei Casalesi, nonché fratello del boss Michele Zagaria. L’emergenza Covid aveva indotto alla scarcerazione anche di altri personaggi pericolosi della malavita italiana, che ora dopo il decreto del Ministro della Giustizia sono pronti a ritornare in carcere.

Il decreto è stato pubblicato il 10 maggio ed ora il nuovo capo del Dap Roberto Tartaglia – secondo quanto riferisce Repubblica – ha già “predisposto una prima lista segreta con i nomi di una ventina di mafiosi a cui dovrebbero essere revocati i domiciliari per motivi di salute: il Dipartimento delle carceri ha trovato posto in strutture sanitarie penitenziarie. Il decreto prevede proprio la rivalutazione dei domiciliari nel caso in cui sopraggiunga la disponibilità a ospitare il detenuto in un reparto ospedaliero protetto“.

Boss scarcerati: Pasquale Zagaria era ai domiciliari

La vicenda della scarcerazione dei boss aveva portato anche alle dimissioni dell’ex capo del Dap Francesco Basentini. Ora con la nuova gestione si sta programmando un piano per l’assistenza dei detenuti più pericolosi nei centri medici carcerari. Cosa che veniva chiesta anche dal giudice di sorveglianza di Sassari per Pasquale Zagaria, detenuto al 41bis. In questo caso, così come in altri, addirittura il Dap di Basentini aveva addirittura risposto in ritardo al magistrato che a quel punto non aveva potuto fare altro che concedere i domiciliari al fratello di Michele Zagaria.

Una concessione che aveva suscitato grande scalpore in tutta Italia. Far tornare a casa, seppur in regime di domiciliari e iper sorvegliato, un personaggio come Pasquale Zagaria rappresenta comunque un passo falso dello Stato, a cui ora si cerca di rimediare.

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