La campagna elettorale è a meta’ del suo suo percorso e a San Cipriano d’Aversa con una sola lista in campo la sfida del candidato a sindaco Vincenzo Caterino è per il quorum ma c’è altro ad alimentare tensioni.
Assicurarsi la partecipazione al voto vuol dire vincere a tavolino c’è però qualcos’altro che non fa dormire sonni tranquilli la politica sanciprianese, fra candidati e non. In gara c’è una sola lista con il ricandidato sindaco
Vincenzo Caterino. Il terreno elettorale e’ scivoloso anche per i precedenti che lo hanno preceduto. Il volantino dei gruppi
San Cipriano nel cuore e San Cipriano bene comune che avrebbero dovuto far parte della coalizione elettorale se l’accordo politico annunciato per mesi non fosse saltato l’ultimo momento, rimette la discussione in gioco. C’è uno spettro sulle elezioni comunali di San Cipriano e vero o presunto sta di fatto che sara’ necessario chiarirlo.
“Vincenzo Caterino ha usato dei comportamenti che non riusciamo a spiegarci e che pensiamo siano di interesse pubblico”, premettono i due gruppi civici e senza tirar il can per l’aria, scrivono: “il sindaco ha affermato in una riunione che la lettera anonima recapitata presso la sua abitazione contenente minacce a lui e alla sua famiglia, proveniva dalla
sua maggioranza. Quale altra minaccia ha ricevuto per arrivare a candidare chi ha ritenuto autore di simile delinquenziale gesto?”. Un’accusa precisa che potrebbe irrigidire gli animi.
Con la tensione che continua a salire, allo scontro politico potrebbero interessarsi anche qualche investigatore per meglio comprendere. La menzionata lettera di minaccia di morte fece scattare un protocollo per la sicurezza del sindaco Caterino e se il responsabile di quella minaccia dovesse essere più o meno noto, l’ipotesi va comunicata da chiunque ne sia a conoscenza. Se in ballo non ci fosse solo un mancato accordo ma pressioni di altra natura cosi come pavenatano gli “esclusi” dalla competizione elettorale, la questione sarebbe altra.
“Il sindaco ha affermato più volte che vi erano delle persone le cui candidature erano inopportune per particolari vicende che le riguardavano e ripeteva di aver timore di queste persone. Quali sono le ragioni e le pressioni che all’ultimo momento l’hanno portato a confermarle in lista”, scrivono a chiare lettere esplicitando più di un dubbio. Si parla di interessi e di nuove alleanze strette con chi avrebbe voluto lo scioglimento non votando il bilancio comunale. L’asticella della diatriba si è alzata. Tina Cioffo