San Cipriano d’Aversa, per l’idrico debito di 8milioni di euro é azzerato. Il sindaco Caterino canta vittoria.
In principio erano otto milioni di euro poi con la transazione si sono ridotti a quattro milioni ed ora il debito per l’idrico è ufficialmente estinto. «E’ un risultato per il quale abbiamo lavorato silenziosamente, fin dal primo momento. Il nostro obiettivo non era solo risolvere una questione lasciata irrisolta per anni ma anche evitare che altre ipotesi di dissesto finanziario potessero riaffacciarsi. Attraverso un lavoro costante che ha permesso la ricostruzione del debito contratto in passato e grazie anche alla disponibilità dell’OSL, organismo straordinario di liquidazione, abbiamo ottenuto la risoluzione definitiva. Per il futuro è stato stipulato un nuovo contratto che offre tariffe assai agevolate», ha spiegato il sindaco di San Cipriano D’Aversa, Vincenzo Caterino al suo ultimo anno di mandato amministrativo e già pronto ad una nuova ricandidatura politica nelle elezioni della prossima primavera. Il problema della fornitura idrica tra contenziosi con Acqua Campania e sentenze sfavorevoli, è andato avanti per oltre un decennio fino al 2013.
Questione contatori
La sistemazione dei conti dovrà ora andare di pari passo con la riorganizzazione dei consumi. Se da una parte si è arrivati ad un sostanziale risparmio per le finanze comunali, con una spesa complessiva comunale annua di circa 215mila euro a fronte dei 700mila euro che venivano pagati. Dall’altro lato deve trovare un riordino anche l’istallazione dei contatori idrici. Quelli allacciati sono 3700 su circa 4500 contatori, oltre il 65 per cento deve però essere modificato perché nella maggior parte dei casi, l’allaccio è stato fatto su una ramificazione e non sulla condotta centrale, ciò vuol dire che il consumo registrato è nettamente minore rispetto a quello reale.
Risparmio in bolletta
Intanto, per le bollette corrispondenti all’anno 2015, l’importo sarà spalmato su due anni con una rateizzazione in quattro parti e con un risparmio del 30 per cento. Al risultato si è arrivati, contestando il volume idrico medio annuo rilevato dal Piano d’Ambito quantificato in quasi 2 milioni metri cubi. Con una nuova rilevazione, è stato invece accertato un volume annuo pari a poco più di un milione metri cubi.