Villa di Briano, sala polifunzionale in memoria di Antonino Caponnetto

di Tina Cioffo- Venerdì 10 maggio, a Villa di Briano di farà memoria del magistrato antimafia Antonino Caponnetto con l’intitolazione della sala polifunzionale in via Cavour.

La sala polifunzionale del comune di Villa di Briano, sarà intitolata al magistrato antimafia, Antonino Caponnetto. La cerimonia di intitolazione è prevista per venerdì 10 maggio alle ore 10,30. La decisione è stata presa in un consiglio comunale di dicembre. I lavori di riqualificazione della sala che è usata anche per le sedute di consiglio comunale sono stati eseguiti con una spesa di 70mila euro.

Caponnetto come monito per tutti

La proposta era stata avanzata da Antonio Di Lauro, presidente della associazione di promozione sociale I.XII.XVIII, corredata da una raccolta di firme. “E’ un’intitolazione che ci inorgoglisce in maniera particolare, visti i grandi insegnamenti che ci ha trasmesso Caponnetto che sicuramente saranno di monito non solo per la comunità brianese ma per tutto il territorio. La sua azione nella lotta al crimine organizzato è un baluardo che deve essere difeso e ricordato alle giovani generazioni, chiamati all’impegno civile”, dice il sindaco di Villa di Briano, Luigi Della Corte. Il giudice Antonino Caponnetto magistrato di origine siciliana, ha diretto il pool antimafia a Palermo dopo l’assassinio del consigliere istruttore Rocco Chinnici. “La sala Caponnetto, si trova in piazza Cavour e visto che anche per lo slargo del paese sono previsti lavori di abbellimento e di riqualificazione avremmo voluto che la cerimonia di intitolazione della sala coincidesse con la fine del cantiere ma non volevamo rinviare ulteriormente. E’ per questo motivo che l’adeguamento continuerà anche nei prossimi giorni prevedendo l’istallazione di alcune giostrine per i bambini”, aggiunge il sindaco.

Un nome anche per la piazza del paese

Sull’eventuale nome da dare la piazza, il sindaco Della Corte ha deciso di proporre un sondaggio cittadino. “Ne ho già parlato con una parte della minoranza consigliare. Vorrei – afferma Della Corte- che presentassimo una rosa di nomi chiamando gli stessi brianesi a scegliere quello che preferiscono, votando in occasione di apposite giornate che saranno poi fissate”. Un’opzione potrebbe essere piazza Pallavacini e questo perché la nobile famiglia genovese a Villa di Briano ha avuto per lungo tempo una base importante, governando il feudo con il titolo di marchesato. Il palazzo a pochi passi dalla piazza, che in realtà faceva parte di un unico complesso, porta ancora preziose testimonianze anche se la struttura è in uno stato di abbandono. Eppure, quel palazzo custodisce mille segreti, un belvedere da far invidia a qualsiasi monumento cittadino, sopra il quale l’occhio si perde a 360gradi da Napoli ai monti Aurunci. E’ stato sede della scuola elementare del paese e molti brianesi ancora se ne ricordano il suono della campanella, sede di una radio e rifugio durante la guerra oltre che alcova per giovani amanti che volevano proteggersi da occhi indiscreti.

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