Spuntano pessime notizie per quanto riguarda il riscatto della laurea. Tra le novità c’è anche uno sgradito aumento: cosa bisogna sapere.
Il riscatto della laurea è un’opportunità offerta ai laureati di convertire gli anni di studio universitario in periodi contributivi validi ai fini pensionistici. Questo permette ai laureati di versare dei contributi previdenziali retroattivi corrispondenti al periodo di studio universitario non coperto da lavoro dipendente o autonomo, al fine di aumentare il montante contributivo e migliorare così la propria posizione previdenziale.
Solitamente, il riscatto è rivolto a coloro che hanno conseguito una laurea o un diploma di durata almeno triennale presso università italiane o equiparate. Il beneficio può essere esteso anche a laureati all’estero, purché il titolo sia equiparato a quello italiano. I laureati possono optare per diverse modalità di riscatto che sono l’agevolato a costo fisso, ordinario e versamenti rateali. Adesso, però, spuntano novità a riguardo tra cui anche un aumento.
Riscatto della laurea, tutti i cambiamenti di quest’anno: c’è l’aumento
Il riscatto della laurea nel 2024 si presenta con alcune novità significative, soprattutto per quanto riguarda i costi aggiornati e le possibilità offerte ai giovani. Quest’anno, a causa dell’inflazione e dell’aumento del reddito minimo imponibile, i costi per riscattare gli anni universitari ai fini pensionistici sono aumentati. L’opzione “light”, che prima aveva un costo fisso di circa 5.776 euro all’anno, è ora salita a quasi 6.100 euro. Questo aumento riguarda anche il riscatto ordinario, il cui costo varia in base al reddito del richiedente, diventando meno oneroso solo per chi guadagna meno di 18.000 euro annui.
Per coloro che hanno conseguito la laurea prima del 1996 o entro il 2011 con almeno 18 anni di contributi, il calcolo del riscatto è più complesso e dipende dalla riserva matematica. Tuttavia, una novità positiva introdotta dall’INPS è la possibilità di trasferire gratuitamente il montante contributivo ottenuto tramite il riscatto della laurea, anche per i giovani disoccupati. Questa misura è particolarmente vantaggiosa per i Millennials, offrendo loro un’opportunità di migliorare la propria previdenza futura in un contesto di cambiamenti nelle regole per la pensione di vecchiaia.
Per richiedere il riscatto, è possibile compilare la domanda online, tramite Patronati, intermediari o contattando telefonicamente l’INPS. L’Istituto mette a disposizione uno strumento di simulazione online per una stima approssimativa dei costi e un’applicazione per un calcolo dettagliato nel sistema contributivo o retributivo, facilitando così il processo per i beneficiari interessati. Queste misure indicano un adattamento necessario alle condizioni economiche attuali e mirano a rendere più accessibile e trasparente il processo di riscatto della laurea, garantendo nel contempo un maggiore sostegno alle future pensioni dei lavoratori italiani.