Ci sono anche centinaia di contatori per l’acqua abbandonati nelle campagne di Villa Literno, lasciati in una stradina che costeggia i Regi Lagni. La denuncia viene fatta dai volontari dell’associazione Ambientalista Dea che ha documentato tutto con delle foto.
Rifiuti abbandonati a Villa Literno
Lastre di amianto, pneumatici usati e centinaia di misuratori per il consumo di acqua. Questa la scoperta fatta dai volontari dell’associazione ambientalista Dea che ha effettuato un sopralluogo nella vasta periferia di Villa Literno. In una stradina che costeggia i Regi Lagni i volontari hanno trovato i contatori dell’acqua insieme con decine di pneumatici abbandonati e rifiuti bruciati. I contatori, secondo quanto riferiscono i volontari dell’associazione guidata da Giuseppe Parente, erano occultati all’interno di bustoni neri utilizzati per la spazzatura. Resta da capire chi ha abbandonato i misuratori per l’acqua, anche perché nel paese dell’agro aversano il problema dell’installazione di contatori per l’acqua è oramai atavico. Da tempo infatti si dovrebbero dotare tutte le abitazioni dei misurati per evitare il pagamento forfettario, ma le installazioni proseguono ancora a rilento.
Misuratori dell’acqua abbandonati, il sindaco: “Ci affidiamo a società esterna”
Il sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino ha fatto sapere che il Comune da circa due anni l’Ente si è affidato ad una società esterna per “l’installazione dei contatori, quindi non possono essere i nostri. Tutti i passaggi compreso l’acquisto dei contatori per l’acqua vengono gestiti in autonomia dalla società quando i cittadini ne fanno richiesta”. Un modo per individuare la società proprietaria dei contatori ci sarebbe lo si “potrebbe fare attraverso il numero di matricola installato sui misuratori” fa sapere il consigliere di opposizione Antonio Ucciero che aggiunge: “Ci interesseremo della vicenda denunciando il fatto alle autorità”. Intanto è lo stesso primo cittadino ad annunciare che entro breve partiranno i lavoro per asfaltare nuovamente via dei Mille a Villa Literno, grazie ad un finanziamento del Ministero dell’Interno.