Revoca della scorta a Ruotolo, annullato provvedimento. Il giornalista: “Incoraggiamento per tutti”

E’ arrivata la revoca della revoca ed il giornalista Sandro Ruotolo continuerà ad essere scortato.

“La decisione – commenta Ruotolo- non rassicura solo me ma tutti quei colleghi che raccontano il territorio con la schiena dritta, sapendo che lo Stato non gli girerà mai le spalle e che se avranno bisogno di essere protetti contro i poteri criminali e le minacce, non saranno soli”.

Ed in effetti il passo indietro rispetto ad un annunciato provvedimento che dal 15 febbraio avrebbe visto Sandro Ruotolo, minacciato di morte dal capoclan della camorra, Michele Zagaria, suona come un canto di vittoria per tutti quelli che non hanno mai smesso di credere nella forza positiva degli apparati statali e per quanti avevano interpretato il provvedimento come un vano tentativo di affermare la fine della camorra. Senza scorta per Ruotolo sarebbe stato più difficile continuare a fare il suo lavoro perché non lo avrebbe più fatto con la stessa serenità e andando ad illuminare particolari zone d’ombra.

Ora però si dovrà capire la genesi della decisione che aveva indotto a ritenere che per il giornalista non c’era più alcun tipo di pericolo. Bisognerà comprendere se chi si trova nei posti decisionali sia davvero in grado di scegliere la cosa giusta.

Se non ci fosse stata la mobilitazione di cittadini e giornalisti, la solidarietà di politici a vario titolo, l’iter sarebbe stato lo stesso?

Morra: “Ha vinto lo Stato che ci piace”

Per Nicola Morra, presidente della Commissione antimafia che fin dal primo momento si era schierato accanto a Sandro Ruotolo, mettendo in discussione la decisione assunta in Prefettura, la revoca della revoca “è la vittoria dello Stato. Ha vinto lo Stato in cui crediamo, che non viene meno ai suoi doveri e che protegge chi indaga sulla mafia”.

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