Reggia di Caserta, 11mila visitatori per la Domenica al Museo

Per la seconda Domenica al Museo del 2020 alla Reggia di Caserta sono arrivati quasi undicimila visitatori. In totale sono stati venduti 10960 i biglietti di ingresso del Complesso vanvitelliano (Appartamenti storici e Parco).

“La sperimentazione avviata nel mese di ottobre con il contingentamento del numero di accessi, la ridefinizione dei percorsi di visita e la nuova segnaletica, ma soprattutto lo spirito di collaborazione di tutte le persone coinvolte nell’organizzazione – afferma il direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei – hanno consentito di accogliere il grande pubblico, nell’ottica della imprescindibile tutela dell’istituto museale, e offrire un’esperienza di visita piacevole e distensiva”. Tantissime famiglie hanno potuto godere della giornata di gratuità introdotta dal ministro Dario Franceschini nel 2014 per apprezzare le Sale del Settecento degli Appartamenti storici, recentemente riaperte alla fruizione dopo i lavori di consolidamento degli stucchi, con la camera da letto del re e il “quarto” di Maria Carolina, nonché le Sale dell’Età dell’Oro e delle Dame, e per passeggiare o andare in bicicletta nel Parco.

Nuovo sistema

Il sistema di fasce orarie, che ha incoraggiato la visita pomeridiana con la disponibilità di un maggior numero di biglietti gratuiti per il Museo, ha permesso, nonostante le limitazioni del numero di accessi previsti, di accogliere tutti i visitatori che hanno affollato Piazza Carlo di Borbone. “La Domenica al Museo – prosegue la Maffei – è un’opportunità per i luoghi della cultura ma anche per il territorio. Il dialogo con le istituzioni e con le forze attive della città ha portato alla definizione di un’offerta culturale e turistica più ampia e differenziata. La Reggia ha avviato una serie di importanti iniziative volte a favorire la permanenza a Caserta dei visitatori del complesso vanvitelliano. E’ importante accogliere il vasto pubblico delle giornate di gratuità per far conoscere non solo il patrimonio storico, artistico e culturale della Reggia, ma anche per promuovere la città e le sue tante risorse”.

 

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