Con la presentazione del sito informativo per il reddito di cittadinanza (www.redditodicittadinanza.gov.it) e la nuova card, ‘svelata’ dal ministro e vice premier Luigi Di Maio, ha inizio la nuova misura di contrasto alla povertà voluto dal governo M5s-Lega.
Per avere il reddito di cittadinanza sarà necessario avere un Isee complessivo entro i 9.630 euro, ma anche un reddito familiare che non superi i 6 mila euro, nel caso di un single. Nel caso si tratti di un nucleo familiare bisognerà arrivare a 12.600 euro al massimo. Altro paletto sarà quello della del patrimonio immobiliare che non deve superare i 30mila euro. Sempre ai fini Isee, e mobiliare non oltre i 6 mila euro, che si estenderanno fino a 10mila euro nel caso di un nucleo di 3 persone, a cui si aggiungono altri 1000 euro per ogni figlio successivo al secondo. La soglia aumenterà di altri 5mila euro nel caso di un familiare disabile. Sarà poi l’Inps, dal 30 marzo in poi, a stabilire, chi ha diritto al reddito e l’importo erogato che in un primo momento sarà trasferito su un’unica card, poi singolarmente ai beneficiari. In totale si potrà beneficiare del reddito per 18 mesi in cui si verrà accompagnati in percorsi di formazione e aiutati a trovare lavoro, attraverso i centri per l’impiego ed i navigator, per cui sono previsti 6 mila posti di lavoro.
Il reddito di cittadinanza potrà essere richiesto dal 6 marzo, attraverso la piattaforma on line (www.redditodicittadinanza.gov.it). La piattaforma è attiva per i prossimi 28 giorni solo per informazioni, mentre dal 6 marzo potrà ricevere le domande. Dal giorno successivo sarà possibile inoltrare la richiesta anche a Caf ed uffici postali. Per farlo sarà necessario avere una situazione aggiornata del proprio reddito Isee. Nel caso si voglia inoltrare le richiesta via web è necessario anche avere l’identità digitale, attraverso il sistema Spid (www.spied.gov.it).
Il reddito di cittadinanza può essere richiesto anche da chi risiede in Italia da almeno 10 anni. Chi ha diritto alla misura sarà vincolato a seguire corsi di formazione, ricerca del lavoro ed accettare almeno una delle tre offerte che saranno presentate nei 18 mesi in cui sarà attiva la misura. Inoltre per chi non è abilitato a svolgere un lavoro è previsto l’obbligo del patto di inclusione, che prevede di effettuare lavori socialmente utili nel proprio comune di residenza. Per i datori di lavori che assumono una persona che ha diritto al reddito di cittadinanza, è previsto uno sgravio di contributi fino a 18 mensilità. Mentre per chi avvia una propria attvitià avrà diritto a sgravi per 6 mensilità.
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