Sembrerebbe ci sia l’ombra del racket. Tre i colpi di pistola che sono stati esplosi, la scorsa notte, contro le vetrine della rivendita di auto. Sull’atto intimidatorio indagano gli agenti del commissariato di polizia diretto da Antonio Sepe. Il proprietario della struttura – come scritto da AdnKronos – ha dichiarato agli investigatori di non aver ricevuto richieste estorsive ma al vaglio dei poliziotti ci sono, oltre ai video di alcune telecamere di via S. Giuliano, anche le recenti scarcerazioni avvenute all’interno del clan Belforte. Il potente gruppo criminale del posto annientato grazie agli arresti, alle tantissime condanne dopo recenti inchieste seguite dal pubblico ministero della Dda di Napoli, Luigi Landolfi, e molte collaborazioni con la giustizia vorrebbe, secondo gli investigatori, riprendere il terreno perduto, con una nuova geografia criminale, ma sia i poliziotti del locale commissariato e sia quelli della squadra mobile di Caserta, profondi conoscitori di quest’area, hanno già organizzato perquisizioni e controlli a tappeto.
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