Raffaele Cantone: “Lascio l’Anticorruzione e torno a fare il magistrato”

Raffaele Cantone ha annunciato la fine della sua presidenza all’Anac

L’Autorità nazionale anticorruzione avrà un’altra guida. Raffaele Cantone ha annunciato la fine della sua presidenza cominciata poco più di cinque anni fa. Fu l’allora premier Matteo Renzi a volerlo. Cantone è stato sostituto procuratore a Napoli dove si è occupato principalmente di criminalità economica, fino al 1999. È poi entrato nella Direzione distrettuale antimafia di Napoli, di cui ha fatto parte fino al 2007. Ha indagato sul clan dei Casalesi e specialmente per quel che riguarda il gruppo Schiavone e Bidognetti. Il suo mandato naturale sarebbe scaduto nel 2020 ma per Cantone, “il ciclo si è definitivamente concluso, anche per il manifestarsi di un diverso approccio culturale nei confronti dell’Anac e del suo ruolo”. La vena polemica è innegabile.

Il magistrato torna ad indossare la toga

Cantone in magistratura dal 1991 ha fatto richiesta per ritornarci. Le motivazioni le ha affidate ad una lettera. “È una decisione meditata e sofferta e credo sia giusto rientrare in ruolo in un momento così difficile per la vita della magistratura. Assistere a quanto sta accadendo, senza poter partecipare concretamente al dibattito interno – scrive Cantone – mi appare una insopportabile limitazione, simile a quella di un giocatore costretto ad assistere dagli spalti a un incontro decisivo: la mia indole mi impedisce di restare uno spettatore passivo, ancorché partecipe”. Si riferisce all’inchiesta che ha travolto il Csm e che ha determinato un terremoto nel mondo della magistratura, decisamente indebolita soprattutto agli occhi dei cittadini che non avrebbero mai voluto leggere le parole emerse dalle intercettazioni.

Decisione annunciata

La decisione preventivamente annunciata al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e a vari esponenti del Governo tra cui il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, non è comunque arrivata come un fulmine a ciel sereno, visto che già nei mesi scorsi presentato la sua candidatura per un incarico direttivo. Cantone tornerà “all’Ufficio del massimario presso la Cassazione”.

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