Alessandra Tommasino
Il processo che vede imputati ex amministratori, tecnici, imprenditori implicati, secondo la magistratura, nell’affaire cemento di Orta di Atella, sarà spostato a Santa Maria Capua Vetere.
Processo a Santa Maria Capua Vetere
Incompetenza territoriale. Il processo che vede imputati l’ex sindaco di Orta di Atella Angelo Brancaccio ed altri amministratori, oltre a tecnici ed imprenditori, si sposterà a Santa Maria Capua Vetere. Lo ha stabilito il gup del Tribunale di Napoli nord, Valentina Giovanniello.
Resta dunque tutto da rifare, a partire dal rinvio a giudizio da destinare ai 62 indagati, fra i quali un altro ex sindaco, Giuseppe Mozzillo.
L’ articolata indagine ha posto l’attenzione sulle scelte urbanistiche dell’ultima amministrazione di Brancaccio, ossia sull’approvazione dello strumento urbanistico, basato “su informazioni ed atti non veritieri, in particolare l’assenza del parere dell’Autorità di bacino, assenza del parere di coerenza al Ptcp ed assenza del parere dell’Arpac”, come scrive il procuratore Patrizia Dongiacomo. Finito all’attenzione dell’autorità giudiziaria anche per sospetti accordi illeciti, il puc è diventato anche con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Villano, nodo centrale della gestione amministrativa.
L’ annullamento del puc
Dopo aver detto no alla revoca del puc finito all’attenzione dell’autorità giudiziaria, oggi la maggioranza Villano, che si è affidata per le valutazioni del caso alla facoltà di ingegneria dell’ Università Vanvitelli, ha imboccato la strada dell’annullamento dello strumento urbanistico.
Nei primi giorni di giugno è previsto il consiglio comunale nel quale si dovrà approvare la delibera che stabilirà l’annullamento del puc, il che si tradurrà nell’annullamento di permessi a costruire già rilasciati e pertanto nell’eventuale reazione di quanti, ritenendosi lesi dalla perdita di un diritto acquisito, è presumibile che si rivarranno contro l’ente.
Orta di Atella, nel giro di pochi anni, ha conosciuto un boom edilizio senza precedenti ed oggi il paese esplode perchè non ci sono infrastrutture adatte alle migliaia di persone che hanno comprato una casa sul territorio.