Prostituzione e riti voodoo. E’ quanto scoperto dalla Squadra mobile di Caserta, che ha arrestato due persone. Ad essere sfruttata e ridotta in schiavitù era una minorenne. In manette sono finiti: Beverlyn Oduware, detta Juliet e Evelyn, e del suo connazionale 51enne Kurtis Omobude, detto Brother.
Secondo quanto emerso dalle indagini svolte dalla Squadra mobile di Caserta, su delega della Dda di Napoli, la minorenne minorenne era stata ridotta in schiavitù e costretta a prostituirsi. L’uomo a sua volta è ritenuto responsabile di prostituzione minorile, delitti consumati per entrambi tra i comuni di Casal di Principe e Marcianise dal gennaio del 2017 al maggio del 2018. Le indagini hanno permesso di accertare che la Oduware aveva sottoposto la ragazza ad un rito voodoo nel suo paese d’origine, la trasgressione del rito avrebbe determinato la sua morte. Grazie alla pratica dei riti voodoo la donna avrebbe tenuto in scacco la ragazzina facendola diventare una sorta di schiava, costringendola a prostituirsi quotidianamente. La minorenne avrebbe dovuto corrispondere circa 25 mila euro per riacquistare la libertà. Ad accompagnarla sui luoghi della prostituzione era Omobude, che pretendeva a fine serata 15 euro per il trasporto di andata e ritorno. Entrambi sono stati associati ai carceri di Santa Maria Capua Vetere e Pozzuoli.
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