Prescrizione dei reati, Nicola Morra è contrario: “Liceità è insostenibile”
Il dibattito è a più voci e non sempre in sintonia. Sulla prescrizione il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede è attaccato da più parti. Matteo Renzi, leader di Italia Viva non ha usato mezzi termini nell’affermare che il Movimento5stelle “in questo Parlamento non ha i numeri e nel prossimo ne avranno ancora meno. In un modo o nell’altro fermeremo questa legge. Credo senza ricorrere alla mozione di sfiducia: molleranno prima”. Contro la riforma sulla prescrizione, anche magistrati e avvocati. Il presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra ha scelto di stare accanto a Bonafede. Una scelta di campo netta che per Morra non può essere altrimenti se si pensano ai tanti reati di camorra che sono andati prescritti e dunque impuniti. “La liceità della prescrizione è insostenibile”, ha osservato il presidente dell’Antimafia.
“La Terra dei fuochi è stata ed è sinonimo di morte, di camorra, di dolore sofferto da chi ha dovuto respirare quei fumi, mangiare i frutti di quella terra. Lo stesso mio ex collega Franco Ortolani ha pagato il suo coraggio civile ed il suo impegno ambientalista dovendo combattere con neoplasie che l’hanno alla fine sconfitto e che lui stesso reputava aver contratto esponendosi a rischio appunto in quel territorio. E come dimenticare Michele Liguori, il sottotenente della Polizia Municipale di Acerra, anche lui segnato da questa battaglia ed alla fine sconfitto anch’esso?”, ha detto Morra che non dimentica “le centinaia di vittime di questa arroganza criminale e politica che ha prima fatto schifezze tentando di occultarle”.