Il Premio Nazionale don Diana- Per amore del mio popolo solitamente assegnato il 21 marzo, primo giorno di primavera, quest’anno viene assegnato nel giorno della Liberazione. Premio speciale al team di ricerca di Paolo Ascierto
Il Premio giunto alla nona edizione è stato istituito dal Comitato don Diana, Libera Caserta e dalla famiglia di don Giuseppe Diana ucciso a Casal di Principe, il 19 marzo del 1994. Per l’edizione 2020 meritevoli del riconoscimento sono Aldo Policastro, Carlo Borgomeo, Alberto e Piero Angela. Per la sezione Menzioni Speciali: Cesare Moreno di Maestri di Strada, prof.ssa Eugenia Carfora preside Caivano, Antonio Gaudioso di Cittadinanzattiva, Jorit. Non poteva mancare con particolare gratitudine nel singolare momento che sta vivendo il mondo e l’Italia, un riconoscimento speciale al team medico sanitario del dottore e ricercatore Paolo Ascierto e, attraverso loro, a tutti i camici bianchi della sanità.
Ad Aldo Policastro, Procuratore di Benevento “Poco incline alle manifestazioni eclatanti ma aderente ai fatti, squarcia il tessuto delle tacite complicità politico mafiose. Schivo ma disponibile, specie con i giovani suggerisce l’indignazione come strumento civico di rottura ed il dialogo come leva di cambiamento. Sempre impegnato in complesse indagini contro la criminalità e anche per la salvaguardia dell’ambiente perseguendo reati di illecito smaltimento di rifiuti”. A Carlo Borgomeo, presidente Fondazione Con il Sud che promuove percorsi di coesione sociale per favorire lo sviluppo del Sud Italia, “perché attento alle esigenze del Terzo Settore è sempre pronto ad essere spina nel fianco di quelle parti sociali che allentano la convinta necessità al senso comunitario, accusando le patologie del mercato del lavoro meridionale che condiziona l’evoluzione e lo sviluppo; Ad Alberto e Piero Angela, giornalisti, scrittori, uomini di cultura che con le loro divulgazioni scientifiche e tecniche, i documentari televisivi hanno “il merito di aver reso accessibili a tutti l’arte, la bellezza, le scienze, arricchendo la nostra cultura e contribuendo a far crescere nuove generazioni di studiosi nel rispetto delle risorse e dell’umanità. Con la loro capacità comunicativa hanno restituito bellezza a luoghi e dimore storiche non sempre adeguatamente considerati, orgoglio a popolazioni dimenticate facendo della divulgazione scientifica gli anticorpi sociali di degrado”.
Premio speciale al team medico sanitario del dottore e ricercatore Paolo Ascierto, coordinatore scientifico del gruppo di ricerca della Campania sul Covid 19, e attraverso loro a tutti i camici bianchi della sanità per la totale abnegazione e spirito di sacrificio con i quali si sono dedicati ad affrontare l’emergenza Coronavirus, salvando vite, assicurandole per il futuro e accompagnando gli ammalati in un dignitoso percorso. Al team di Ascierto in particolare va riconosciuto, oltre all’eccellenza professionale, il valore aggiunto di una ricerca scientifica fondata sul ‘noi’, in uno spirito di condivisione delle conoscenze che sceglie di anteporre l’interesse collettivo a ogni successo di parte.
A Cesare Moreno, presidente dell’associazione Maestri di Strada “per la sua encomiabile impresa educativa che è promozione dell’istruzione nelle periferie dove i livelli di dispersione scolastica sono altissimi e nel contempo partecipazione alla vita di comunità”; ad Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva “Per la capacità di dare delle risposte concrete alle necessità delle persone e perché crede nell’importanza delle reti civiche, prendendosi cura dell’altro anche se questo comporta scomode prese di posizione”; ad Eugenia Carfora, preside dell’Istituto Morano, a Caivano che “ha colorato la vita degli studenti con i temi della conoscenza. La scuola come elemento estraneo e a volte percepito come ostile è stata rifondata. Ha spinto sui temi della responsabilità e della comprensione per arrivare alla condivisione di principi legali”;a Jorit Ciro Cerullo, conosciuto semplicemente come Jorit artista italiano, specializzato in arte urbana perché “la sua è un’arte di denuncia a difesa di chi ha meno mezzi ed inerme. La condivisione delle sue opere gratuitamente fruibili da tutti contribuisce al dubbio e a risolvere problematiche sociali altrimenti sommerse”.
Il Premio se le condizioni di sicurezza sanitaria ce lo consentiranno, sarà consegnato nella consueta cerimonia del 4 luglio a Casal di Principe, nel giorno in cui don Giuseppe Diana avrebbe festeggiato il suo compleanno.
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