Pina Picierno replica alle critiche piovute sull’iniziativa di crowfunding lanciata per sostenere la sua campagna elettorale in vista delle prossime elezioni europee
10 euro per l’invio di materiali e fac simili, 50 euro per un kit con penna e block notes, 100 euro per un caffè e 500 euro per una cena di sottoscrizione. L’ iniziativa di crowdfunding lanciata dall’europarlamentare Pina Picierno per chiedere il supporto alla sua campagna elettorale e dunque alla sua candidatura alle prossime elezioni europee nelle file del Pd, ha già innescato le prime critiche.
Commenti offensivi e attacchi durissimi
Sulla bacheca del suo profilo Facebook infatti non si contano i commenti negativi. C’è chi l’accusa di essere “un’accattona”, chi le chiede “Ma non ti vergogni?”, chi ancora fa insinuazioni gravissime sul modo in cui avrebbe speso le sue indennità. Insomma un cumulo di offese durissime dinanzi alle quali Picierno, che in questi giorni sta girando in lungo e in largo i territori del suo collegio, non nasconde lo stupore.
“La campagna elettorale entra nel vivo e cominciano le polemiche montate ad arte per danneggiarmi – dice Picierno – non avendo altri argomenti su cui attaccarmi, qualcuno ha pensato di potermi colpire sulla mia iniziativa di crowdfunding, facendo una lettura vergognosa e sessista della mia semplice e trasparente iniziativa per raccogliere piccoli contributi per la campagna elettorale che ci tengo a precisare mi pago da sola”.
“Non voglio gruppi di potere”
“Non ho e non voglio gruppi di potere che mi finanzino – continua l’europarlamentare – ho chiesto il supporto di chi crede nel valore delle mie idee e sposa le mie battaglie, piccoli contributi simbolici dal basso come si fa in tutto il mondo, da Obama fino al Movimento Cinque stelle”.
“Battutine sessiste da parte delle donne”
Picierno incalza: “Lo fanno tutti i politici che non vogliono padroni e che hanno a cuore solo l’interesse comune dei cittadini, ma da noi tutto questo diventa sporco e allora battute e battutine sessiste, anche da parte di donne (che sono quelle che feriscono di più). Davvero – chiede la candidata rivolgendosi a chi l’accusa- si deve scendere a questo livello? Io non lo farò e vi lascio alla vostra pochezza, tornando alla mia campagna elettorale fatta di argomenti veri, come lavoro, sviluppo del Sud, diritti, investimenti, rilancio dell’economia e molto altro. A tutti quelli che hanno scritto queste porcherie dico solo una parola: vergognatevi!”