Perchè capire chi è Santino Laudicino? Laudicino fa rima con Bardellino

Perchè capire chi è Santino Laudicino? Chi è Santino Laudicino? E perché Rosaria Capacchione ha già scritto due articoli su questo personaggio sconosciuto? Ne parla come di un possibile uomo di camorra, attorno al quale qualcuno si è preso la briga di scrivere una storia di rapporti, una nota biografica e un piccolo racconto con l’intento neppure troppo velato di avvalorarlo come un camorrista riservato. Laudicino fa rima con Bardellino e se così fosse, si aprirebbero scenari assai particolari. In primis si potrebbe pensare che Bardellino non fu ucciso da Mario Iovine.

Chi è Santino Laudicino? E perché è utile tentare di capire la sua storia? Rosaria Capacchione ne ha scritto due articoli su fanpage.it, ma gli interrogativi sono tutti aperti.

Laudicino, il presunto boss della camorra attorno al quale ignoti si sono impegnati a scrivere delle sue relazioni, della sua riservatezza e anche un po’ della sua biografia su wikiwand, in realtà non è mai esistito. È una identità falsa di qualcun altro che invece in carne ed ossa lo è stato per davvero. Potrebbe essere solo un gioco o uno scherzo, ha ipotizzato Capacchione che ne ha seguito la comparsa su wikipedia. Potrebbe essere ma Laudicino intanto fa rima con Bardellino e se fosse la trama di una spy story, si potrebbe sostituire il nome di Santino Laudicino con quello di Antonio Bardellino. Il boss della camorra del Clan dei Casalesi che secondo le cronache giudiziarie e giornalistiche è stato ucciso da Mario Iovine nel 1988.

Se Santino Laudicino fosse Antonio Bardellino

Se Laudicino fosse Bardellino, il fondatore del clan dei Casalesi avrebbe preso in giro il mondo intero, eclissandosi come un fantasma ma facendo sapere a chi di dovere che in realtà era ancora vivo. Se l’ipotesi trovasse un riscontro a partire anche dalle voci e dalle mille indiscrezioni che non si sono mai fermate, in scacco sarebbe anche la giustizia a partire dal maxi processo Sparatcus e dagli equilibri che nel clan dei Casalesi si sono poi instaurati. Se Bardellino fosse morto solo qualche anno fa e non in Brasile nel suo villino a Buzios, località alla periferia di Rio de Janeiro, la sua data di morte potrebbe coincidere con quella di Santino Laudicino: 18 novembre 2017. Il racconto affidato ad internet ed intercettato dall’ inchiesta di Capacchione, avrebbe allora avuto lo scopo di farlo sapere ad una cerchia ristretta di ‘amici’. Di Bardellino qualcuno qualche anno fa, e non nel 1988, avrebbe trovato le impronte su un bicchiere e lo avrebbe raccontato ad un magistrato italiano molto stimato senza però averne mandato di indagine. Lo stesso particolare sarebbe poi finito nelle mani di un altro togato napoletano che ha voluto vederci chiaro, delegando approfondimenti. Solo supposizioni che però è meglio perseguire, in ballo c’è il nuovo ordine della criminalità organizzata.

Ipotesi aperta

La seconda ipotesi sull’identità di Santino Laudicino è Mario Iovine, ucciso a Cascais, in Portogallo nel 1991. Due colpi di revolver allo stomaco e all’orecchio, ci hanno sempre detto. Mario Iovine potrebbe però essere sopravvissuto e con l’aiuto di referti manomessi, sarebbe diventato un fantasma come il suo amico Bardellino. Insieme nella vita criminale ed insieme anche nella scomparsa pirandelliana. Ma sarebbe davvero troppo, il funerale fu celebrato a San Cipriano D’Aversa. La bara di Iovine uscì dalla casa della sorella. La nipote di Mario Iovine, si sarebbe dovuta sposare con Francesco Schiavone alias Sandokan che poi la preferì all’attuale consorte, Giuseppina Nappa. Da Casal di Principe, alla notizia dell’omicidio di Mario Iovine, partì in fretta e furia una spedizione di amici fidati per prendere un’agenda. Un libro mastro forse o delle indicazioni precise sul futuro, che venne portato in terra casalese e da lì non si è più saputo. Colui che fece quel viaggio di andata e ritorno, vive ancora a Casal di Principe e potrebbe finalmente svelare le zone d’ombra. Tina Cioffo

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