Per Michele Barone, l’ex sacerdote di Casapesenna condannato in primo grado a 12 anni è nato un gruppo di seguaci sui social. La pagina a lui dedicata riporta la foto di Barone ancora in talare.
Non è più un prete. L’abito talare non lo merita più e non può nemmeno officiare i sacramenti. Papa Francesco nel mese di maggio del 2019 ne decretò la dimissione dallo stato clericale, con provvedimento inappellabile. Michele Barone, ex sacerdote di Casapesenna condannato in primo grado a 12 anni di reclusione perché riconosciuto colpevole di maltrattamenti ai danni di una fedele di 13 anni, avvenuti durante alcuni riti di esorcismo, ha però dei follower. I seguaci della pagina social a lui dedicata con tanto di foto da prete sono già 25 ma pare sia un numero destinato a crescere. I commenti sono chiari e credono che Barone, per loro don Michele Barone, sia vittima di una profonda ingiustizia e lo paragonano a Padre pio, il frate di San Giovanni Rotondo.
Dai profili registrati sulla pagina ‘Amici didon Michele Barone’, a seguirlo sono fedeli da diversi posti di Italia e anche dell’estero, giovani e meno giovani, donne ma anche molti uomini. Una piccola comunità di persone che ha sentito evidentemente l’esigenza di manifestare il proprio riconoscimento anche pubblicamente. Tornato ai domiciliari, la scarcerazione a marzo di Barone non era stata ben accolta tanto che molti avevano gridato alla ‘vergogna’. Con il nuovo contatto social a suo favore, c’è un’altra faccia della medaglia.
Tina Cioffo