Per Amore del mio popolo, a 30 anni dal documento di don Diana nuove iniziative sociali

E’ un appuntamento annuale che non è mai stato sospeso, neppure nel periodo pandemico e quest’anno in ricordo di don Giuseppe Diana e di tutte le vittime innocenti della camorra, il Comitato don Peppe Diana insieme al coordinamento provinciale di Libera Caserta, al Masci e all’Agesci, ha già stabilito i punti centrali delle iniziative che saranno organizzate per il 19 marzo a Casal di Principe e per il 20 e 21 marzo a Napoli.

di Tina Cioffo

Memoria, impegno, giustizia, promozione, denuncia, testimonianza. Sono questi i punti fondamentali sui quali si concentrerà l’azione di avvicinamento agli appuntamenti del 19 marzo a Casal di Principe e del 20 e 21 marzo a Napoli, quando verranno ricordati i 28 anni dall’uccisione per mano della camorra casalese di don Peppe Diana. L’obiettivo, così come si legge in un invito congiunto che per quanto timido suona come una chiamata all’adunanza, da parte del Comitato don Peppe diana, Libera coordinamento provinciale di Caserta, Masci e Agesci Campania, è promuovere riflessioni e soluzioni per la salvaguardia dell’ambiente, della salute. Sotto la lente anche il mondo del lavoro libero dalle infiltrazioni criminali, le comunità educanti, il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, il recupero dei beni comuni altrimenti lasciati al degrado e delle attività contro il gioco d’azzardo. “A distanza di 30 anni dal documento “Per Amore del mio Popolo” che don Diana scrisse per esortare i fedeli ad alzare la testa contro la camorra– dice Salvatore Cuoci, coordinatore del Comitato don Peppe Diana- vogliamo riproporre un patto di responsabilità perché dinanzi alle nuove emergenze di infiltrazione e di triste rinvigorimento delle mafie che estorcono ed uccidono, la nostra marcia per i diritti non si ferma”. “Verso il 19,20 e 21 marzo- spiegano Masci, Agesci, Comitato don Diana e Libera – marceremo per la definitiva conversione da “Terre di camorra” a “Terre di Don Peppe Diana”. Per il 19 marzo, pure se non specificato nelle forme e nel dettaglio probabilmente anche per meglio capire l’andamento dei contagi e quali forme di incontro siano più opportune, il desiderio è ritrovarsi a Casal di Principe per il 28° anniversario dell’uccisione di don Giuseppe Diana. Il 20 ed il 21 marzo per la Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno quest’anno il popolo di Libera si ritroverà a Napoli attorno al tema ‘Terramia – Coltura | Cultura’ che riporta al rapporto tra la terra ed il pensare-agire dell’uomo. Prima delle date ufficiali, saranno organizzati degli incontri con il coinvolgimento di soggetti che ci aiutino a leggere ed analizzare la nostra realtà, attraversare le criticità e stabilire nuove priorità. “Le iniziative, già a partire dal mese di febbraio -annunciano i promotori- contempleranno le fiaccole della memoria e tavoli con autorità preposte per rilanciare il bisogno di pacificazione del ricordo, e dunque disincagliare i riconoscimenti delle vittime innocenti delle mafie. Sono già previsti incontri nelle scuole su ambiente e salute e un Open Day per alimentare lo sviluppo locale mediante la formazione di operatori ed imprenditori sociali che gestiscono beni confiscati”.

Lascia un commento