Pensioni, finalmente spunta fuori un modo per evitare di andarci troppo tardi: salvezza per gli under 35

Finalmente per gli italiani c’è una novità importante per quanto riguarda le pensioni. In questa maniera eviterai di andarci troppo tardi. 

Tutti coloro che sono under 35 potrebbero vedere la propria pensione come un autentico miraggio. Infatti ad essere penalizzati ad oggi sono tutti coloro che ricadono pienamente nel sistema di calcolo contributivo. Purtroppo tutti i lavoratori ci sono a pieno.

Pensioni under 35
Adesso potrai evitare di andare in pensione in ritardo Ireporters.it

In più spunta anche la regola secondo il quale la pensione è legata alle aspettative di vita. Stiamo quindi parlando di una scellerata politica previdenziale, che ha dato tanto e troppo in passato e che adesso rischia di penalizzare le future generazioni di pensionati.

Chi va in pensione a 70 anni, si trova quindi a lavorare di più per quanto umanamente possibile. In tal senso il Governo vorrebbe muoversi per metterci quantomeno una pezza. I cordoni della borsa però sono tirati e non poco, al punto che gli spazi di manovra risultano inaccessibili ad oggi. Nonostante questo le idee non mancano ed adesso potrebbero sorgere delle soluzioni.

Pensioni, con questa novità gli under 35 si salvano: non andranno in pensione troppo tardi

La prospettiva della pensione per i giovani under 35 appare sempre più preoccupante, considerando le attuali normative vigenti. Il requisito di età per il pensionamento, attualmente fissato a 67 anni e legato all’aspettativa di vita, è destinato ad aumentare ulteriormente. Si prevede che dopo il 2050 l’età possa arrivare fino a 70 anni. Oltre all’incremento dell’età pensionabile, preoccupa il tasso di sostituzione. Con questo termine si intende il rapporto tra l’importo della pensione e l’ultima retribuzione ricevuta.

Pensioni under 35 come potrebbe cambiare
L’ultima salvezza per gli under 35 italiani Ireporters.it

Questo valore tende a diminuire principalmente a causa del sistema contributivo adottato per il calcolo delle pensioni, meno favorevole rispetto al sistema retributivo precedente. Un altro fattore critico è la rivalutazione dei contributi pensionistici, la cui crescita è legata all’andamento quinquennale del PIL. Ciò significa che se l’economia cresce poco o nulla e l’inflazione aumenta, il potere d’acquisto delle pensioni può diminuire significativamente nel tempo.

In aggiunta la carriera lavorativa dei giovani è spesso caratterizzata da precariato e contratti a tempo determinato, che possono causare periodi di contribuzione interrotti o insufficienti. Questi vuoti contributivi possono penalizzare l’ammontare finale della pensione. Attualmente non esistono soluzioni concrete da parte del governo per migliorare la prospettiva pensionistica degli under 35. Allo steso tempo si sta considerando seriamente l’implementazione di interventi mirati, tra cui la promozione della previdenza integrativa.

Un passo cruciale sarebbe stabilizzare i rapporti di lavoro e aumentare i salari, una richiesta avanzata anche dall’Unione Europea. Salari più alti porterebbero a contribuzioni pensionistiche più consistenti, migliorando di conseguenza le future rendite pensionistiche. Inoltre potrebbe essere essere necessario rivedere il meccanismo che lega l’età pensionabile all’aspettativa di vita. Al momento la situazione è incerta, con il Governo che però vorrebbe riparare i danni del passato.

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