Divertenti e colorati: chi di noi, da bambino, non ha mai giocato con i palloncini? Purtroppo non si può dire che siano adatti per l’ambiente
I palloncini, con i loro colori vivaci e la capacità di volare in alto, sono spesso associati a momenti di festa e gioia. Tuttavia, dietro questa immagine festosa si nasconde una realtà molto diversa. Una volta in cielo i palloncini diventano detriti pericolosi, scambiati per cibo dalle creature marine con conseguenze spesso letali.
Sia i palloncini di foil (metallo lucido) che quelli di lattice (gomma) rappresentano un doppio pericolo per l’ambiente e gli animali marini.
L’impatto ambientale dei palloncini è più grande di quello che si pensa
I palloncini di foil, una volta scoppiati, si scompongono in minuscoli frammenti metallici che si disperdono nell’ambiente. Questi frammenti, luccicanti e simili a scaglie di pesce, vengono spesso ingeriti da animali marini come tartarughe, uccelli e mammiferi, causando gravi danni all’apparato digerente e, in molti casi, la morte.
Anche i palloncini in lattice sono estremamente pericolosi per la fauna marina. La loro plastica morbida è infatti 30 volte più letale della plastica dura per foche, tartarughe e uccelli marini.
Una volta in acqua, i palloncini in lattice galleggiano come meduse e vengono facilmente scambiati per cibo dagli animali marini. L’ingestione di questi palloncini può causare blocchi intestinali, soffocamento e persino la morte.
Oltre a inquinare l’ambiente, i palloncini rappresentano un pericolo anche per le persone. I palloncini metallici, essendo conduttivi, possono causare seri danni alle infrastrutture se si incastrano nei fili elettrici. In alcuni casi, possono addirittura provocare incendi con conseguenze potenzialmente tragiche.
Un esempio significativo è quello del principale fornitore di energia elettrica nel sud della California: secondo i dati aziendali, tra il 2014 e il 2018 si sono verificate in media un migliaio di interruzioni di corrente all’anno causate da palloncini metallici.
Le conseguenze di queste interruzioni possono essere gravi e diverse. Oltre ai disagi per le persone e le attività commerciali, in alcuni casi si sono verificati incendi con danni materiali e potenziali rischi per la sicurezza.
Un pericolo ancora più grave è rappresentato dai palloncini metallici che finiscono nei motori degli aerei. Durante il volo, questi oggetti possono incastrarsi nelle ventole e nei motori, causando seri danni e mettendo a rischio la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio.
Un caso significativo si è verificato nel 2016, quando un aereo di linea diretto a New York è stato costretto a un atterraggio di emergenza dopo che un palloncino metallico si è incastrato in un motore.
Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma l’incidente ha causato ritardi e disagi per i passeggeri, evidenziando ancora una volta la pericolosità di questi oggetti.
Il 27 settembre 1986, a Cleveland, Ohio, un evento che doveva essere festoso si trasformò in un incubo ecologico senza precedenti: durante il Balloonfest, organizzato per raccogliere fondi per l’associazione United Way, vennero rilasciati in cielo circa 1,5 milioni di palloncini.
Quello che doveva essere un innocuo spettacolo si rivelò una tragedia per l’ambiente e gli animali marini. I palloncini, spinti dal vento, si dispersero in un’ampia area, causando una serie di danni e problemi.
Interruzioni di corrente, voli aerei a rischio, danni alle infrastrutture. I frammenti di palloncini metallici si incastrarono nei fili elettrici, causando cortocircuiti e interruzioni di corrente in diverse zone della città.
Il vero disastro avvenne in mare. I palloncini, scambiati per cibo dagli animali marini, furono ingeriti da tartarughe, foche, uccelli e altri animali. Molti di questi animali morirono soffocati o a causa di blocchi intestinali, in una strage silenziosa e invisibile.
Il Balloonfest di Cleveland rimane un monito drammatico sulle conseguenze inaspettate e devastanti di azioni apparentemente innocue.
Questo evento ha evidenziato i pericoli dei palloncini, non solo per l’ambiente ma anche per la sicurezza delle persone.
Un caso emblematico che ci invita a riflettere sull’impatto che le nostre scelte quotidiane possono avere sul pianeta e sugli esseri viventi che lo abitano.
