La dodicesima edizione di ‘Facciamo un pacco alla Camorra’ torna all’insegna della collaborazione tra il consorzio Nuova cooperazione organizzata e la Polizia di Stato,
nell’ambito di una sinergia ispirata da Simmaco Perillo, presidente della cooperativa Al di là dei sogni, e lo scrittore e giornalista Sergio Nazzaro.
Il progetto, che nasce dal consorzio Nuova cooperazione organizzata (Nco) e riunisce le cooperative sociali dei beni confiscati della provincia di Caserta che operano nelle Terre di
don Peppe Diana, offrirà come ogni anno la possibilità di scelta tra quattro confezioni: Insieme a Il Commissario Mascherpa, Un sorso di cultura, Brindiamo alla libertà, Parliamo con dolcezza. I ‘ Pacchi’ contengono di prodotti frutto del lavoro delle persone più deboli e fragili della società sui beni sequestrati e confiscati alle organizzazioni criminali, con un nome diverso a seconda del loro contenuto, che potranno essere acquistate sul sito del consorzio all’indirizzo www.ncocommercio.com. L’intero ricavato verrà distribuito tra gli enti partecipanti all’iniziativa con fini di volontariato e beneficenza. “Oltre alla pasta, al sugo, all’olio e alle altre prelibatezze di questa terra – si legge nella lettera di Nco che accompagna il pacco – troverete la graphic novel Il Commissario Mascherpa. Questo poliziotto con le sue inchieste a fumetti e i messaggi di impegno civile, contribuisce a diffondere la cultura della legalità e alla lotta contro ogni forma di mafia”. E non solo, perchè oltre al fumetto ci sarà anche il libro “Oltre la camorra: partigiano del bene. Valerio Taglione partigiano del bene”, scritto da Tina Cioffo e Alessandra Tommasino, Città Nuova Editrice.
A sostenere il Pacco alla camorra è fin dalla prima edizione il Comitato don Peppe Diana insieme a Libera. La rete si è allargata con Fondazione Roche e Cittadinanzattiva.
“Negli anni Settanta e Ottanta il territorio campano ha conosciuto la brutalità della Nuova camorra organizzata (Nco) di Raffaele Cutolo – spiega Perillo – che ha segnato il passaggio da forme arcaiche di criminalità a dei veri e propri sistemi organizzati di tipo imprenditoriale. Secondo noi la risposta non poteva essere che altrettanto organizzata e per questo è nata la
‘Nuova cooperazione organizzata’: cooperative che condividono stessi principi e valori e che collaborano in sinergia”.