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Ospedale Moscati Aversa: tutte le incognite sull’accorpamento dei reparti. “Non c’è solo il Covid”

Sta facendo sorgere più di un dubbio l’accorpamento dei reparti dell’ospedale Moscati di Aversa, anche il sindaco scrive al direttore sanitario.

Oggi ho inviato una lettera al direttore sanitario del Moscati Correra perchè sono preoccupato dall’accorpamento dei reparti e per ribadire la richiesta di rinforzi per il personale. Richiesta che avevo già fatto al direttore generale Russo nelle scorse settimane. Non c’è solo il Covid e dobbiamo tutelare la salute di tutti“. Il primo grido d’allarme è stato lanciato dal sindaco di Aversa, Alfonso Golia che attraverso i social ha denunciato la situazione. Oramai la pandemia da Covid sembra aver monopolizzato tutti i settori degli ospedali, tanto che si fatica a fare qualsiasi altro intervento che sia una visita specialistica o altre tipologie. Ci sono persone, nell’area del casertano, che dopo mesi ad attendere un controllo specialistico si sono sentite dire: “Ci dispiace, in questo momento ci occupiamo solo delle urgenze”.

Ma ci sono altri problemi che vengono fuori quando si parla dell’accorpamento dei reparti all’ospedale Moscati di Aversa, necessario per trattare più pazienti affetti da Covid. Ci sono infatti tantissimi dubbi sulla possibilità di garantire il percorso sporco/pulito per garantire l’integrità del reparto. Le entrate e le uscite dai vari reparti sono già delineate e con l’attuale disposizione questo tipo di percorso molto difficilmente può essere garantito. Inoltre fonti interne denunciano anche l’assenza di personale medico, un problema atavico già prima dell’emergenza Covid 19 ma che in questo diventa ancora più pressante, dato che ci sono 70 persone del personale sanitario contagiati dal virus. Questo non fa altro che ridurre ulteriormente il personale a disposizione e quindi limita la capacità di curare i pazienti. L’Asl ha già da tempo avviato la ricerca di nuovo personale sanitario, ma l’offerta dei contatti a progetto non piace praticamente a nessuno, anche perché in caso di contagio ci sono davvero tutele minime.

L’accorpamento dei reparti fa sorgere anche altri dubbi, come ad esempio la formazione necessaria al personale per muoversi all’interno del reparto. Fino ad ora non si segnalano interventi di questo tipo, nemmeno interventi per spiegare come indossare i dispositivi di protezione individuali, fondamentale per garantire la salute di medici, infermieri e pazienti. Inoltre convertendo i reparti per l’accoglienza di casi Covid 19, si toglie inevitabilmente posto per chi è affetto da altre patologie.

redazione

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