E’ in arrivo all’ospedale del Mare di Napoli la struttura modulare per il Covid 19. Con 57 mezzi, è stato trasportato da Padova.
Ospedale modulare anti Covid 19 in Campania da Padova
La struttura modulare per far fronte all’emergenza sanitaria del Coronavirus è quasi giunto a destinazione, ossia all’Ospedale dei Colli di Napoli, dove era attesa già nel pomeriggio.
La lunga colonna di automezzi, ben 57, 47 dei quali della tipologia adatta al trasporto di maxi volumi, ha da poco percorso il tratto autostradale della provincia di Caserta.
Gli automobilisti sono rimasti molto colpiti dallo scenario. Fra loro una giovane manager di un’azienda dell’Alto Casertano, che al ritorno dal lavoro si è ritrovata al seguito dei mezzi. “E’ stato impressionante vedere un ospedale viaggiare sui tir, un’immagine che dà il senso vero del momento drammatico che stiamo vivendo, ma soprattutto della corsa contro il tempo per salvare vite umane “, ha commentato la donna.
Per Pasqua i primi 48 posti di terapia intensiva
“I camion con i moduli parcheggiano stasera davanti l’area di montaggio del Covid center, ogni modulo ha un numero, quindi da domani li posizioneremo velocemente nell’area già predisposta”. Così Antonio Bruno, l’architetto direttore dei lavori dell’ospedale del Mare da campo dedicato alla terapia intensiva per il covid19 spiega l’avvio dei lavori dopo l’arrivo dei prefabbricati, in viaggio da Padova a Napoli.
“Si tratta di prefabbricati che compongono tre moduli – spiega Bruno – preallestiti con i relativi servizi. Arrivano con una carovana di 57 camion in quest’area che due settimane fa era un prato e ora ha tutti i servizi predisposti, una rete elettrica, i tubi per la climatizzazione e una tac già allestita. Tra tre giorni prevediamo di avere tutto il center covid montato, poi passeremo all’allestimento delle attrezzature elettromedicali, l’attacco agli impianti di rete e l’arredamento”. La previsione è che per i giorni successivi a Pasqua potranno aprire i primi due blocchi, che in tutto contengono 48 posti letto in terapia intensiva. Poi se ne aggiungerà un terzo per arrivare al totale previsto di 72.