Operazione antibracconaggio delle Guardie giurate volontarie del Wwf in collaborazione con i Carabinieri Forestale e volontari Enpa in provincia di Caserta, Napoli e Salerno. Due persone sono state denunciate, sequestrate armi e munizioni.
La denuncia di due bracconieri ai Carabinieri Forestale, il sequestro di armi, munizioni e diversi richiami elettroacustici vietati. E’ il bilancio dell’ attività di vigilanza per il controllo dei fenomeni di bracconaggio e dei reati ai danni dell’ambiente dell’ultimo fine settimana di settembre, promossa dalle Guardie giurate volontarie del Wwf in collaborazione con i Carabinieri Forestale e volontari Enpa in provincia di Caserta, Napoli e Salerno.
L’azione antibracconaggio ha riguardato in particolare, l’area di Carditello nei pressi dell’omonima reggia borbonica, del comune di San Tammaro, il territorio di Villa Literno, località “Pagliatella” e quello di Casalvelino in provincia di Salerno oltre che il Monte Faito nel Napoletano, la costiera amalfitana e la Penisola Sorrentina. Un bracconiere è stato fermato per la caccia alle specie acquatiche, come il beccaccino e le anatre selvatiche, mentre altri si davano alla fuga. Il richiamo elettroacustico riproduceva il verso del beccaccino, di cui è ancora vietata la caccia. Il periodo si apre infatti, il 2 ottobre 2019 secondo il calendario venatorio della Campania. A tal punto le Guardie WWF hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri Forestale, per far compiere i necessari atti di Polizia Giudiziaria. Quindi si è proceduto al sequestro di un fucile e di decine di cartucce di vario calibro. Il bracconiere è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Napoli Nord di Aversa.
I famigerati richiami elettroacustici, detti comunemente Fonofil, è un metodo di caccia, illegale e deplorevole, che viene praticato per compiere vere e proprie stragi di animali selvatici o per catturare con reti, che sono severamente vietati dalla Legge 157/92 e dalle leggi regionali in materia. I riproduttori elettronici di versi di uccelli hanno il compito di attirare gli uccelli per poi consentire al cacciatore di sparare all’alba e abbattere diversi uccelli insieme. Nel litorale Domizio e nella cosiddetta zona maremmana liternina a Villa Literno ed in Penisola Sorrentino le abitudini a “bracconare” sono ben lontane dall’estinguersi, così come in area Vesuviana.
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